Dieci tra i pasticceri migliori del mondo riuniti a Milano per un grande convegno dedicato all’arte dei dolci. Uno scambio di esperienze e di visioni, un incontro per parlare di creatività, innovazione, marketing. Il 18 e il 19 maggio l’hotel Four Seasons diventerà la capitale dell’alta pasticceria mondiale, con la prima edizione di «World Pastry Stars» organizzata dal network della comunicazione gastronomica Italian gourmet.
Un appuntamento che mira a diventare annuale e che nel 2015, in vista di Expo, darà vita a un grande evento dedicato all’alta pasticceria e alla cucina d’autore.
Questa prima edizione vuole inaugurare gli stati generali della pasticceria, mettendo insieme non solo i grandi maître pâtissier del mondo, ma anche gli operatori del settore.
Le aziende, i fornitori, i distributori. Lo scopo è scambiarsi competenze e soluzioni, ragionare sullo stato dell’arte della grande pasticceria e fare networking. Il 19 ci sarà il convegno, mentre il 18 sera una cena con i dieci pasticceri all’insegna del gusto e del divertimento.
Il pasticcere Luigi Biasetto con la sua creazione Aloha. Biasetto è membro dell’Accademia maestri pasticceri italiani e dell’associazione Relais Dessert. Nel 1997 ha vinto la «Coupe du monde de la pâtisserie», nel 2006 è eletto «pasticcere dell’anno» da Ampi. L’«Atelier Biasetto» si trova a Padova e a Bruxelles
Philippe Conticini e la sua millefoglie al pistacchio grigliato (rigorosamente disposta in verticale nella «verrine»). Conticini, titolare della famosissima «Pâtisserie des rêves» a Parigi, è uno dei mostri sacri della pasticceria mondiale. Inventore delle «verrine», i contenitori trasparenti e verticali in cui dal 1994 impiatta i suoi dolci, Conticini ha vinto la «Coupe du monde de la pâtisserie» nel 2003, il titolo di «pasticcere dell’anno» nel 1991 ed è membro onorario dell’Accademia francese di Cucina
William Curley e il suo Green tea dome. Curley ha vinto per quattro volte il titolo di «Best British chocolatier» e una quello di «British dessert of the year». Debutta come chef patissier al Savoy ad appena 27 anni e oggi ha tre punti vendita a suo nome a Londra, uno dei quali all’interno dei grandi magazzini Harrod’s. Ha inventato il «dessert’s bar», degustazione di dolci direttamente al banco.
Volker Gmeiner e i suoi tartufi al cioccolato. Cinque punti vendita in Germania, citato dal Gambero Rosso e dalla rivista «Il Gourmet» come uno dei migliori pasticceri tedeschi, usa materie prime locali rivisitate in ricette innovative.
Jean Paul Hévin e lo Stiletto di cioccolato. Hévin lavora tra la Francia e il Giappone e in entrambi i Paesi è considerato tra i migliori pasticceri. A 26 anni, nel 1983, vince il «Prix international de la chocolaterie», nel 2004 è il miglior pasticcere in Giappone secondo il quotidiano Nikkei Shinbun e nel 2005 vince il premio per il «miglior macaron di Parigi». Ha negozi anche in Cina e Taiwan.
Per l’Italia saranno presenti Iginio Massari e Luigi Biasetto, per la Francia Philippe Conticini e Jean-Paul Hévin, Paco Torreblanca e Carles Mampel per la Spagna, William Curley (il pasticciere di Harrod’s) dall’Inghilterra, Pierre Marcolini dal Belgio, Norman Love per gli Stati Uniti, Volker Gmeiner per la Germania.
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