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febbraio 28, 2014

Ingredienti: per 4 persone
160 g di glucosio in polvere
1,35 dl di panna liquida fresca
60 g di cacao amaro in polvere
6 g di gelatina in fogli
1,75 dl di latte
10 g di caffè solubile
5 g di zucchero
1,5 g di agar-agar (gelatina ricavata da una varietà di alga)


La Barbajada è una una crema di cioccolato e caffè, una bevanda storica della prima metà dell’ottocento. Deve il suo nome all’inventore, Domenico Barbaja nato a Milano nel 1778.Iniziò la carriera come cameriere in un caffè milanese e grazie alle sue attitudini diresse il teatro alla Scala, il San Carlo e il Teatro alla Cannobiana (ora Teatro Lirico). Portò al successo importanti compositori, fu agente teatrale di  Gioacchino Rossini, Gaetano Donizzetti e Vincenzo Bellini.
Proprietario dell’omonimo caffè sotto lo scomparso Coperto del Figini, fondò il Caffè dei Virtuosi che sorgeva a fianco del Teatro alla Scala, e, forse in memoria delle sue umili origini di cameriere, creò la Barbajada bevanda a base di caffè e cioccolato, diffusa a Milano fino agli anni trenta.
Barbajada
Preparazione:
  • In un pentolino fate sciogliere il glucosio (reperibile in farmacia e nei negozi specializzati) con 1,4 dl di acqua, poi unite il cacao setacciato, mescolando con una frusta per evitare che si formino grumi.
  • Scaldate il composto finché avrà raggiunto gli 80-85 °C e scioglietevi 4 g di gelatina precedentemente ammorbidita e strizzata.
  • Lasciate raffreddare su acqua ghiacciata, continuando a mescolare, quindi unite 60 g di panna leggermente montata.
  • Scaldate il latte con la panna non montata rimasta e scioglietevi la restante gelatina ammorbidita e strizzata.
  • Fate rapprendere in frigorifero.
  • Sciogliete il caffè solubile con 1,25 dl di acqua e lo zucchero, poi unite l’agar-agar.
  • Aspirate il composto con una siringa e disegnate tante perle su un foglio di carta da forno, quindi lasciate rapprendere in frigorifero.
  • Distribuite la base al cacao in quattro coppette, aggiungete la crema al latte e completate con le perle al caffè.
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Ingredienti: per 4 persone

200 g di zucchero
100 g di maizena
1 l di latte
1 dl di acqua di fiori di arancio
2 limoni non trattati
1 rametto di menta


Il biancomangiare non era una ricetta specifica, ma una preparazione medievale basata sulle presunte qualità del colore bianco, simbolo di purezza e ascetismo. Cibo destinato alle classi superiori, prese il nome dal colore degli ingredienti che prevalevano nella sua elaborazione, come petto di pollo, latte, mandorle, riso, zucchero, lardo, zenzero bianco, ecc. Si ritiene che abbia avuto origine in Francia per la frequente presenza negli antichi ricettari di termini come blanche mangieri, balmagier, bramagére.

Biancomangiare alla sarda

Preparazione: 15’ più tempi aggiuntivi + 15’ di cottura

  • Lavate e asciugate i limoni e prelevatene la buccia con il rigalimoni.
  • Ponete la maizena in una casseruola e diluitela con poco latte freddo versato a filo, mescolando continuamente per evitare che si formino grumi.
  • Aggiungete l’acqua di fiori di arancio, lo zucchero, la buccia di uno dei due limoni e incorporate poco alla volta il latte rimasto.
  • Ponete la casseruola su fiamma media e cuocete il composto finché si sarà addensato, mescolando continuamente.
  • Eliminate la buccia di limone filtrando il composto attraverso un colino a maglie fitte e versate la preparazione in uno stampo bagnato di acqua fredda; lasciate intiepidire, quindi ponete il budino in frigorifero a raffreddare per almeno 3 ore.
  • Sformate sul piatto da portata, decorate con la buccia del limone rimasto e con alcune foglioline di menta lavate e asciugate e servite in tavola.

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Ingredienti per 6 persone:
200 g di pan di Spagna
6 albicocche
glassa di zucchero
600 g di ricotta
80 g di cioccolato fondente
200 g di zucchero
1 bicchiere di maraschino
La cassata, prodotto della pasticceria siciliana, e più specificatamente di Palermo, merita il posto d'onore tra i dolci tipici di questa regione; la cassata nata per celebrare la Pasqua dopo i sacrifici quaresimali, è divenuta di consumo comune durante tutto l'anno.
Preparazione:

  • Mescolate la ricotta con un cucchiaio di legno e unite il cioccolato fondente ridotto a scaglie sottili, la frutta candita tagliata a pezzetti, lo zucchero e il maraschino.
  • In una tortiera stendete le albicocche tagliate a fettine: poi aggiungete un primo strato di fette di pan di Spagna e poi una parte della ricotta miscelata con gli ingredienti già incorporati.
  • Ripetete con un altro strato di pan di Spagna e altra ricotta, terminate con un ultimo strato di pan di Spagna e poi mettete in frigorifero per due ore.
  • Togliete la tortiera dal frigorifero e coprite la cassata con la glassa di zucchero, guarnendo la superficie con la frutta candita rimasta.
Tempo di preparazione: 40 minuti, più il raffreddamento.
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Ingredienti: per 4 persone

3 arance
100 g di zucchero
80 g di frutta secca
2 dl di panna

Mandorle, noci, pistacchi … moltissimi amano la frutta secca, ma non tutti sanno che in questi piccoli frutti tanto apprezzati per il loro sapore, sono nascoste molte virtù che li rendono  preziosi alleati per la nostra salute.

L’importanza della frutta nell’ alimentazione umana è nota, e la frutta essiccata non è altro che una fonte concentrata dei nutrienti e componenti bioattivi presenti nella corrispondente frutta fresca, è quindi una fonte importante di vitamine e sali minerali, antiossidanti naturali e grassi insaturi, perciò utili per il nostro organismo.

Arance con panna montata e frutta secca

Preparazione: 20’ più tempi aggiuntivi + 5’ di cottura

  • Sbucciate le arance, pelate gli spicchi al vivo eliminando i semi e raccogliendo il succo che fuoriesce durante l’operazione.
  • Montate la panna.
  • Fate fondere lo zucchero in un tegame; portate a ebollizione in una piccola casseruola 0,5 dl di acqua e il succo di arancia raccolto, poi mescolateli allo zucchero.
  • Aggiungete al caramello parte della frutta secca così da ricoprirla, quindi sgocciolatela, lasciate solidificare il caramello e riducetelo a pezzetti.
  • Frantumate la restante frutta secca.
  • Distribuite gli spicchi di arancia nei bicchieri, unitevi parte della frutta secca e del caramello, coprite con la panna, completate con gli ingredienti rimasti e servite.

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febbraio 27, 2014

Ingredienti: per 4 persone

230 g di farina
70 g di uvetta
35 g di burro
30 g di zucchero semolato
15 g di zucchero di canna
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di cannella in polvere
2 cucchiai di latte
sale

Oggi vi propongo una ricetta di oltreoceano: il Pane dolce alla Cannella o Cinnamon swirl bread !

Il Pane arrotolato alla cannella può essere consumato a colazione, accompagnato con marmellata o nutella.

Prova subito la nostra ricetta!

Pane arrotolato alla cannella

Preparazione: 40’ più tempi aggiuntivi + 30’ di cottura

  • Mettete in ammollo l’uvetta in una tazza con acqua tiepida per 10 minuti, poi sgocciolatela e asciugatela.
  • Lasciate il burro ad ammorbidire a temperatura ambiente.
  • Raccogliete 2 dl scarsi di acqua, il latte, 15 g di burro, lo zucchero semolato, il lievito, una presa di sale e la farina nell’impastatrice per pane oppure in una bacinella.
  • Azionate la macchina e panificate unendo l’uvetta 5 minuti prima di concludere il ciclo, quindi lasciate lievitare sino a che la massa raddoppia il proprio volume.
  • Se impastate manualmente mescolate gli ingredienti sino a ottenere un composto omogeneo, unite l’uvetta e continuate a lavorare energicamente l’impasto con le mani per circa 20 minuti, poi lasciatelo lievitare sino a quando raddoppierà di volume: occorrerà circa 1 ora.
  • Stendete l’impasto a forma di rettangolo, cospargetelo con lo zucchero di canna, 10 g di burro, la cannella e arrotolatelo.
  • Lasciate lievitare per circa 1 ora, poi disponetelo in uno stampo rettangolare foderato con carta da forno, ungetelo con il restante burro e infornatelo a 180°C per circa 30 minuti, poi sfornate e lasciate raffreddare.
  • Per la glassa.
  • Sbattete in una ciotola il mezzo albume incorporandovi lo zucchero a velo.
  • Trasferite il composto nella tasca da pasticcere o nell’apposita siringa, quindi guarnite il pane disponendo sulla superficie strisce di glassa.
  • Lasciate asciugare prima di servire il dolce tagliato a fette.

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Ingredienti: per 4 persone

70 g di farina
25 g di zucchero semolato
10 g di burro
2 limoni
1 uovo
zucchero a velo
1,4 dl di latte
sale

La crepe è un’ antichissima preparazione di origine francese, che, secondo la leggenda, pare risalire addirittura al V secolo , quando Papa Gelasio, molto caritatevolmente, volle sfamare dei pellegrini francesi stanchi ed affamati, giunti a Roma per la festa della Candelora, e perciò ordinò che dalle cucine vaticane si portassero ingenti quantitativi di uova e farina, con i quali sarebbero state create le prime rudimentali crepes, che divennero poi di uso molto comune in Francia.

Crêpe al limone con zucchero a velo

Preparazione: 15’ + 10’ di cottura

  • Spremete 1 limone e filtratene il succo.
  • Versate in un recipiente dalle pareti alte la farina e incorporatevi lo zucchero semolato.
  • Sgusciatevi l’uovo, mescolate e versatevi gradatamente il latte, quindi salate e frullate brevemente con un frullatore a immersione.
  • Fate fondere un pezzettino di burro in una piccola padella e versatevi parte del composto, poi lasciatelo cuocere voltando la crêpe quando si sarà rassodata lungo gli orli.
  • Preparate le altre crêpe imburrando ogni volta il recipiente di cottura con poco burro.
  • A fine cottura fate fondere il restante burro nella padella unendo il succo di limone.
  • Appoggiatevi sopra una crêpe, voltatela e zuccheratela con mezzo cucchiaio di zucchero a velo, quindi arrotolatela.
  • Disponete infine la crêpe su un piatto singolo in cui avrete precedentemente cosparso poco zucchero a velo.
  • Ungete nuovamente la padella e proseguire con le altre crêpe.
  • Servitele guarnendole con spicchi di limone.

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Ingredienti: per 4 persone

100 g di zucchero
50 g di basilico
3 cucchiai di succo di limone

 

La granita è un dolce freddo al cucchiaio, tipico della Sicilia. Si tratta di un composto liquido semi-congelato preparato con acqua, zucchero e un succo di frutta o altro ingrediente. Il basilico deve essere utilizzato fresco e aggiunto alle pietanze all'ultimo momento. La cottura ne attenua velocemente il sapore fino a neutralizzarlo, lasciando poco del suo profumo. Quando essiccato, perde completamente il suo sapore lasciando un debole profumo di fieno. Lo si può pestare in un mortaio per rompere le cellule che contengono l'olio essenziale, liberandone l'aroma. In frigorifero si può conservare per qualche giorno, avvolto in un canovaccio da cucina. Le foglie congelate conservano, invece, il sapore per diversi mesi. Wikipedia

Granita al basilico su composta di fragole

Preparazione: 15’ più tempi aggiuntivi + 30’ di cottura

  • Preparate la granita: scaldate in una piccola casseruola 5 dl di acqua con lo zucchero.
  • Mescolate per farlo sciogliere completamente e spegnete la fiamma prima che inizi l’ebollizione.
  • Lavate il basilico, eliminate i gambi e aggiungete le foglie nell’acqua zuccherata, poi versate anche il succo di limone e mescolate brevemente.
  • Lasciate in infusione per circa 1 ora, poi filtrate il liquido e versatelo in una vaschetta metallica quando sarà completamente freddo.
  • Riponete la preparazione in freezer per circa 3 ore, mescolando la granita ogni 20-30 minuti.
  • Nel frattempo preparate la composta: lavate le fragole, privatele del picciolo, asciugatele e tagliatele a pezzetti.
  • Raccoglietele in una piccola casseruola di acciaio, cospargetele con lo zucchero, versate il succo di limone e lasciatele riposare per 20 minuti a temperatura ambiente.
  • Coperchiate il recipiente e fate cuocere le fragole per 10 minuti a fiamma moderata.
  • Togliete il coperchio e proseguite la cottura per altri 20 minuti.
  • Lasciate raffreddare.
  • Versate la composta a temperatura ambiente o fredda nei bicchieri, distribuite sopra 1-2 cucchiai di granita e servite.

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febbraio 26, 2014

Ingredienti: per 8 persone

200 ml di latte di cocco
100 gr cocco grattugiato
1 l di latte
6 cucchiai di amido di mais
8 cucchiai di zucchero

Composta per il 50% di acqua e per la restante parte da fibre, carboidrati e grassi, la noce di cocco essendo anche molto ricca di potassio rappresenta un ottimo alimento per reintegrare i sali minerali in caso di necessità.

Molto importante per le sue proprietà è anche l’acqua che si trova al suo interno.

manjar branco

Preparazione: 20’ + 20’ di cottura

  • Mettete latte, zucchero, latte di cocco, noce di cocco grattugiato in una padella, mescolare bene, portare il fuoco e aggiungere maizena sciolta in un bicchiere di latte
  • Mescolate costantemente fino addensato, attendere un altro minuto e versare in una forma decorata bagnata con un po d'acqua o un pò di olio.
  • Lasciate raffreddare e conservare in frigorifero per 2 ore.
  • Servite con salsa di prugne o salsa di fragole

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Ingredienti: per 4 persone

270 g di farina
230 g di zucchero
160 g di mandorle sgusciate
10 g di spezie in polvere (chiodi di garofano, cannella, noce moscata)
1 uovo
1 g di ammoniaca per dolci

Il Rococò o Roccocò è un tipico dolce natalizio. A Caserta, ed anche in altre zone limitrofe come Aversa, ha la forma ad S con ulteriore arricciatura alle due estremità, con una forma quindi che ricorda le tipiche decorazioni di stile roccocò. A Napoli invece, rimanendo lo stesso impasto ed ingredienti, assumono la forma di ciambelline.

Comunque, pur essendo lontani da Natale ed approssimandoci alla Pasqua tra un paio di mesi, non me la sento di fare attendere dieci mesi i lettori di questo blog e quindi vi riporto la ricetta.

biscotti rococo

Preparazione: 30’ + 20’ di cottura

  • Setacciate 250 g di farina sul piano di lavoro.
  • Aggiungete le mandorle tritate grossolanamente, lo zucchero, le spezie, l’ammoniaca e mescolate gli ingredienti.
  • Formate la fontana e unite nel centro 8 cucchiai di acqua, quindi impastate sino a ottenere un composto consistente e omogeneo, unendo altra acqua se fosse troppo duro, senza che diventi appiccicoso.
  • Sul piano di lavoro cosparso con la farina rimasta formate con l’impasto tante ciambelline del diametro di circa 8 cm.
  • Adagiate i dolcetti sulla placca foderata di carta da forno e spennellate la superficie con l’uovo sbattuto.
  • Infornate a 170 °C per circa 20 minuti, sino a quando i biscotti saranno coloriti.

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Avete voglia di un dolce tipicamente carnevalesco ma non avete voglia di friggere? Provate questi squisiti dolci al forno, croccanti e delicate soddisferanno la vostra voglia senza appesantirvi... Certo, a patto di non mangiarle tutte!.

Prendete i cuochi di due famiglie con ricette e abitudini diverse e scambiateli di casa.

Insaporite con un pizzico di competizione e versate il tutto nel pranzo di carnevale.

“Cuocere al forno” è senza dubbio una delle espressioni più usate nel lessico di cucina, anche se in effetti non identifica un vero e proprio metodo di cottura, ma solo uno strumento utilizzato per cuocere.

Con il forno, infatti, si può cucinare di tutto: pizze, pane, carni, pesci, verdure, primi piatti, dolci, e per ognuna di queste preparazioni esistono piccoli segreti che possono notevolmente condizionare il risultato finale.

1.- Prugne al forno meringate con rum.

Prugne al forno meringate

2.- Biscotti di avena, uvetta e mandorle.

Biscotti di avena e uvetta

3.- Cioccolatini farciti al caffè.

Cioccolatini farciti al caffè

4.- Cake con nocciole e cioccolato.

Cake con nocciole e cioccolato

5.- Barmbrack pane dolce alla frutta secca.

Barmbrack (Pane dolce alla frutta secca)

6.- Frollini integrali alla confettura di ribes.

Frollini integrali alla confettura di ribes

7.- Fagottino di mele e mandorle con salsa al calvados.

8.- Tartellette alle mandorle con crema al limone e mirtilli o lampone.

9.- Spiedini di profiterole con chantilly al caramello e fragole

10.- Crostata al cioccolato con kumquat.

Crostata al cioccolato con kumquat

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febbraio 25, 2014

Ingredienti: per 4 persone

160 g di formaggio fresco cremoso
4 cucchiai di miele di acacia
1 grappolo di uva cardinale o nera

Come tutta la frutta secca il pistacchio è in grado di favorire l'abbassamento della percentuale di colesterolo nel sangue riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari.

Infatti la maggior parte dei grassi contenuti nei pistacchi sono monoinsaturi, che a differenza dei grassi saturi contenuti nelle carni rosse, hanno effetti benefici sul fronte della riduzione del colesterolo "cattivo".

Bicchiere di formaggio, miele e uva

Preparazione: 10’

  • Lavate bene l’uva in più acque, poi diraspatela e asciugate gli acini con un panno. Distribuite il miele in 4 bicchieri.
  • Se preferite, potete sostituirlo con sciroppo d’acero.
  • Lavorate il formaggio con una forchetta in modo da renderlo cremoso e distribuite anch’esso nei singoli bicchieri.
  • Completate la preparazione adagiando sul formaggio gli acini di uva.
  • Se preferite, in sostituzione del formaggio potete utilizzare altrettanto yogurt greco intero non filtrato, che è particolarmente compatto.
  • In questo caso, potete addolcirlo con parte del miele, oppure con zucchero o, ancora, tenerlo al naturale se volete sottolinearne il sapore fresco dato dall’acidità.

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Ingredienti: per 8 persone

120 g di cioccolato fondente extra
100 g di panna
80 g di cioccolato al latte
40 g di pistacchi sgusciati e sbucciati

Come tutta la frutta secca il pistacchio è in grado di favorire l'abbassamento della percentuale di colesterolo nel sangue riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari; infatti la maggior parte dei grassi contenuti nei pistacchi sono monoinsaturi, che a differenza dei grassi saturi contenuti nelle carni rosse, hanno effetti benefici sul fronte della riduzione del colesterolo "cattivo".

 

Tartufi ai pistacchi

Preparazione: 30’ più tempi aggiuntivi + 5’ di cottura

  • Spezzettate le due qualità di cioccolato oppure grattugiatele.
  • Versate la panna in una casseruola, scaldatela e poco prima che raggiunga l’ebollizione spegnete la fiamma.
  • Unitevi il cioccolato e mescolate con un cucchiaio di legno, sino a ottenere un composto liscio, scorrevole e cremoso.
  • Versate il preparato in una bacinella e lasciatelo raffreddare in modo che si solidifichi leggermente, quindi mescolate nuovamente per ottenere un composto malleabile.
  • Aiutandovi con un cucchiaino, ricavate tante piccole porzioni che manipolerete in modo da formare altrettante sfere.
  • Riducete i pistacchi a granella con l’aiuto di un mortaio o nel cutter, poi raccoglieteli in un piatto fondo.
  • Passatevi le palline di cioccolato in modo che si ricoprano uniformemente, quindi riponetele in frigorifero sino al momento di servirle.

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Ingredienti: per 6 persone

400 g di mele piccole
200 g di formaggio cremoso
50 g di ricotta
20 g di nocciole sgusciate e sbucciate
1 lime

 

Le mele sono gustose, ricche di acqua e vitamine. Le sue caratteristiche variano notevolmente in rapporto alla varietà. Il suo valore nutritivo consiste in una grande abbondanza di sali minerali e di sostanze diverse. Le mele hanno in comune con gli altri frutti il fatto di contenere fibra e sostanze con attività anti-ossidante, che proteggono l'organismo dai danni riconducibili ai radicali liberi. Tonifica i bronchi e ha una azione drenante sulle vie polmonari.

 

Formaggio cremoso con nocciole e mele

Preparazione: 15’

  • Raccogliete il formaggio cremoso in una bacinella, unite la ricotta passata al setaccio e lavorate i due ingredienti con una forchetta sino a ottenere un composto morbido e cremoso.
  • Lavate il lime e con il rigalimoni ricavate tante strisce di buccia, poi tagliatelo a metà e spremete circa 2 cucchiai di succo, infine filtratelo.
  • Con un coltello affilato riducete a lamelle sottili o a pezzetti le nocciole.
  • Lavate le mele, affettatene sottilmente una privandola di torsolo e picciolo, ma non della buccia, e spruzzate le fettine con il succo di lime per evitare che, ossidandosi, scuriscano.
  • Disponete il composto di formaggio cremoso e ricotta nei piatti singoli insieme con le mele intere, quindi sistemate le fettine di mela, cospargete la preparazione con le strisce di buccia di lime e le lamelle di nocciola e servite.

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febbraio 24, 2014

Ingredienti: per 6 persone

250 g di prugne secche denocciolate
100 g di zucchero semolato
80 g di zucchero a velo
2 albumi
1 noce di burro
1 dl di rum


Grazie al loro contenuto di vitamine e sali minerali, le prugne aiutano a reintegrare i minerali e sono un valido aiuto contro la stanchezza. La polpa è ricca di sostanze antiossidanti quali flavonoidi e polifenoli. Il frutto contiene, inoltre, difenilisatina, una sostanza che stimola la funzione intestinale; le prugne sono quindi utili in caso di stitichezza. Sono, inoltre, disintossicanti e diuretiche.

Prugne al forno meringate

Preparazione: 15’ più tempi aggiuntivi + 20’ di cottura

  • Mettete le prugne in una ciotola, copritele con il rum e, se necessario, unite l’acqua sufficiente per coprirle a filo.
  • Lasciatele ammollare per 8 ore, poi scolatele e trasferitele in una piccola casseruola.
  • Unite mezzo bicchiere del liquido di ammollo, lo zucchero semolato e fatele cuocere a fuoco dolce per circa 10 minuti, mescolando di tanto in tanto: alla fine dovranno essere morbide, ma non sfatte.
  • Aggiungete il burro e fatelo fondere.
  • Distribuite il composto in 4 pirofile monoporzione.
  • Montate a neve ferma gli albumi con le fruste elettriche, quindi unite lentamente lo zucchero a velo, senza smettere di mescolare.
  • Distribuite con delicatezza la meringa ottenuta sopra le prugne.
  • Infornate a 140°C per una decina di minuti, quanto basta perché la meringa si colori appena, poi sfornate e servite subito.
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Ingredienti: per 6 persone

150 g di miele
125 g di fiocchi di avena
125 g di farina di riso
60 g di mandorle tostate e tritate
60 g di burro
50 g di uvetta
1 cucchiaio scarso di lievito
1 cucchiaino di vanillina
1,25 dl di latte

A differenza di altri cereali come frumento e orzo, anche lavorata l’avena mantiene la crusca e il germe, che sono le parti del chicco in cui si trovano la maggior parte dei nutrienti e molte sostanze cardioprotettive. Presso il Dipartimento di nutrizione della University of Toronto, si stanno studiando la possibile efficacia di saponine e acido fitico – componenti dell’avena – nella prevenzione del cancro.

Biscotti di avena e uvetta

Preparazione: 15’ più tempi aggiuntivi + 25’ di cottura

  • Ammollate l’uvetta per 10 minuti in acqua calda, poi scolatela e strizzatela.
  • Riunite in una ciotola i fiocchi di avena, la farina di riso, l’uvetta, le mandorle, il lievito e la vanillina; mescolate bene, aiutandovi anche con le mani se necessario.
  • Fate fluidificare il miele a bagnomaria insieme al burro, unitelo al latte e versateli sopra il composto preparato in precedenza; lavorate il tutto sino a quando l’impasto risulterà morbido e omogeneo, ma leggermente appiccicoso.
  • Foderate una teglia con la carta da forno e distribuitevi l’impasto in un unico strato; lasciatelo riposare per 30 minuti a temperatura ambiente, poi infornatelo a 180 °C per 20-25 minuti.
  • Toglietelo dal forno e, mentre è ancora tiepido, dividetelo a rettangoli. Fate raffreddare i biscotti prima di servirli.
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La cucina araba è molto ricca e varia, così come profondamente diversi sono i paesi che appartengono al mondo arabo. Per comodità possiamo dividere questo mondo in tre grandi regioni: il Mashreq, l'Oriente che comprende l'Arabia Saudita, gli Stati del Golfo, lo Yemen, l'Irak, la Siria, il Libano, la Palestina, la Giordania e il Maghreb, l'Occidente, che comprende il Marocco, l'Algeria, la Tunisia, la Libia, senza dimenticare Sudan ed Egitto che in un certo senso collegano l'Occidente all'Oriente. Ogni regione esprime nella cucina le sue tradizioni ed il suo passato.

La cucina araba più vicina a noi è senza dubbio quella marocchina. Alcune ricette e alcuni metodi di cucinare hanno origini millenarie. La storia conosciuta di questa antica tradizione risale a 2000 avanti Cristo e la prima relazione scritta l'abbiamo da Plinio il Vecchio.

 

1.- Involtini primavera dolci preparati con la tradizionale pasta kataifi.

Involtini primavera dolci

2.- Il Ghorayebah è un dolce tipico dei paesi arabi fatto con nocciole e pistacchi.

gorayebah

3.- Dolci al cocco,tipici della cucina africana, buoni e veloci da fare.

dolci al cocco

4.- I corni di gazzella sono dei dolcetti marocchini a base di mandorle e nocciole, perfetti per concludere una cena a base di cous cous.

      5.- Le “palle di neve” sono delicati e buonissimi dessert di origine araba.

      6.- Marmellata di fichi una delle confetture più golose.

      marmellata di fichi

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      febbraio 23, 2014

      Ingredienti: per 4 persone

      20 meringhe a bastoncino
      400 g di crema di castagne
      20 g di zucchero a velo
      1 dl di panna

      Essendo ricche di minerali le castagne sono particolarmente indicate per chi soffre di stanchezza cronica, per chi deve riprendere le forze dopo l'influenza e per bambini ed anziani; il potassio è utile per rinforzare i muscoli, il fosforo collabora alla costituzione del tessuto nervoso, lo zolfo è antisettico  e disinfettante, il sodio è utile alla digestione, il magnesio agisce sulla rigenerazione dei nervi.

      Meringhe con crema di castagne

      Preparazione: 15’

      • Versate la panna in una ciotola e, aiutandovi con le fruste elettriche, montatela a neve ben ferma, incorporandovi lo zucchero a velo.
      • Disponete nel centro di ciascun piatto singolo 2 bastoncini di meringa distanziandoli fra loro di circa 1 cm.
      • Mettete la panna in una siringa da pasticcere, quindi guarnite i bastoncini disposti tutt’attorno con parte della panna montata.
      • Ricopriteli con uno strato di crema di castagne, aiutandovi con una tasca da pasticcere munita di bocchetta spizzata.
      • A questo punto adagiate sulla crema di castagne altri 2 bastoncini, disponendoli perpendicolarmente a quelli sottostanti, poi guarniteli con altra crema e con ciuffetti di panna montata.
      • Infine appoggiatevi sopra un ultimo bastoncino di meringa, decoratelo a piacere con la panna, quindi servite subito i dolci in tavola disponendoli nei piatti singoli.
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      Ingredienti: per 8 persone

      160 g di cioccolato fondente
      160 g di burro
      160 g di zucchero
      8 dl di latte
      80 g di farina
      2 dl di panna fresca
      150 g di fragole
      1 cucchiaio di rum
      qualche fogliolina di menta

      Le fragole attivano il metabolismo, proteggono i denti, contrastano cellulite, ipertensione, invecchiamento. Le fragole sono preziose per la tua bellezza perché sono fatte al 90% di acqua; per questo idratano le cellule dell'organismo senza appesantirlo con troppe calorie, Le fragole sono anche ricche di enzimi capaci di attivare il metabolismo dei grassi aiutando il corpo a dimagrire con meno fatica. Le fragole sono anche ricche di fibre che aumentano il senso di sazietà, regolarizzano l'intestino e fanno assorbire meno grassi e meno zuccheri.

      Budino di cioccolato con panna e fragole

      Preparazione: 10’ più il tempo di raffreddamento + 30’ di cottura

      • Versate il latte in un pentolino e scaldatelo.
      • Spezzettate grossolanamente il cioccolato e mettetelo in una piccola casseruola con il burro e lo zucchero.
      • Ponete la casseruola su fiamma bassa e fate fondere il cioccolato mescolando con un cucchiaio di legno, quindi incorporate poco alla volta la farina e il latte bollente.
      • Cuocete il composto a fiamma bassa finché si sarà addensato, lasciate sobbollire ancora per 5 minuti e poi spegnete il fuoco.
      • Bagnate con il rum uno stampo ad anello e versatevi il composto.
      • Lasciate intiepidire, quindi ponete a raffreddare in frigorifero per almeno 1 ora.
      • Poco prima di servire montate la panna; mondate e lavate le fragole e tagliatele a fettine.
      • Sformate il budino sul piatto da portata dopo aver immerso per qualche secondo lo stampo in acqua fredda.
      • Riempite il centro dell’anello di budino con la panna montata e decorate con le fragole e le foglioline di menta lavate e asciugate.

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