}

aprile 30, 2015

  • Ingredienti:  

Per la pasta

    100 g di zucchero
    200 g di farina
    50 g di burro
    un Cucchiaio di liquore di mandorle amare
    1 uovo
    2 g di lievito

Per i tagliolini

    200 g di farina
    2 uova

Per il ripieno

    100 g di mandorle pelate
    50 g di cedro candito
    buccia di limone
    100 g di zucchero
    burro q.b.
    liquore di mandorle amare q.b.


Le mandorle sono uno degli ingredienti più importanti della gastronomia dolciaria italiana: utilizzate per produrre confetti, biscotti, marzapane e pasticcini, con il loro aroma conferiscono un sapore unico ai dolci.

Ma nella storia questi frutti particolarmente nutrienti non sono stati apprezzati unicamente per il loro sapore: introdotte in Europa dai fenici, i romani ritenevano che fossero uno straordinario rimedio contro l’ubriachezza.

Dal Medioevo fino a tutto il XVIII secolo, invece, le mandorle ebbero la fama di straordinari afrodisiaci tanto che si diffuse l’usanza ancora oggi vigente di regalare dei confetti di mandorle in occasione dei matrimoni proprio per propiziare la fertilità della coppia.

Torta di tagliolini

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  • Ingredienti:  

250 g di zucchero
250 g di mandorle tritate
200 g di farina
un Cucchiaio di cacao amaro
un Cucchiaio di cannella in polvere
una Bustina di vanillina
1 uovo
maraschino
200 g di burro
200 g di marmellata di amarene
1 tuorlo d'uovo

 

Mandorle e marmellata di amarene conferiscono a questo goloso dolce un tocco unico ed intrigante.

La pianta del ciliegio, di cui si hanno notizie in tempi antichissimi, sarebbe originaria dei territori dell’Asia Occidentale e dell’Africa Settentrionale.

Esistono due varietà di questa pianta che producono frutti molto diversi: il Prunus avium, infatti, dà vita a frutti dolci, molto apprezzati per il consumo diretto, mentre il Prunus cerasus produce frutti dal sapore acidognolo che vengono impiegati per lo più per la produzione di marmellate, sciroppi e liquori.

Sebbene in base agli studi archeologici si è potuto stabilire che questa pianta fosse diffusa in Europa nella sua forma selvatica già più di cinquemila anni fa, la sua coltivazione è databile in tempi molto più recenti.

La coltivazione di queste piante in modo sistematico, infatti, avvenne nell’attuale Turchia intorno al VII secolo a.C. e da lì si diffuse in Grecia, dove, grazie alla testimonianza di Teofrasto, sappiamo che erano coltivate in modo stabile già intorno al 400 a.C.

Perché la coltivazione di queste piante giungesse nel territorio italiano, invece, bisognerà aspettare fino al I secolo a.C. quando, secondo la testimonianza di Plinio, Lucullo, all’epoca console romano, introdusse a Roma una varietà di ciliegio adatta alla coltivazione, importandola direttamente dalla Turchia in seguito ad una vittoriosa campagna.

Torta Colonne

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aprile 29, 2015

  • Ingredienti:  

6 mele renette
10 g di zucchero
1 buccia di limone
vanillina q.b.
2 dl di vino bianco
2 Cucchiai di confettura chiara
16 Fette di pancarré
50 g di burro

 

Le mele sono probabilmente i frutti con il maggior carico simbolico esistente.

Dal frutto proibito mangiato da Adamo ed Eva, al pomo offerto dalla strega Grimilde a Biancaneve, la mela è sempre stata al centro di miti fortemente simbolici che la identificavano come l’emblema della bellezza e della fecondità.
Riconosciute come commestibili in Europa già nella preistoria, sia gli antichi greci che i romani erano a conoscenza delle tecniche di coltivazioni dei meli, tanto che già studiosi dell’antichità quali Teofrasto e Plinio descrissero nei loro testi diverse tecniche d’innesto e descrissero le varietà più diffuse.

In Età moderna, poi, la coltura del melo si è diffusa in tutto il mondo proliferando, oltre che in Europa, anche in America, in Asia e in Oceania, divenendo così l’albero da frutto più coltivato al mondo.

Paciocco di mele renette di St.Pierre

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  • Ingredienti:  

280 g di burro
280 g di farina di granoturco
200 g di farina
160 g di zucchero
4 uova

I krumiri, dolce tipico di Casale Monferrato, sono deliziosi biscotti a base di farina 0, ottimi da gustare con una buona tazza di tè o caffè.

Sono stati brevettati nel 1870 da Domenico Rossi, pasticcere di Casale, per alcuni suoi amici che frequentavano il Caffè della Concordia, che sorgeva in piazza Mazzini.

All'origine del nome, peraltro molto incerta, forse c'è la pastafrolla, la quale è molto "capricciosa", fa sempre quello che vuole, rendendo i Crumiri o Krumiri come dotati di volontà propria.

Infatti il termine vagamente dispregiativo dato a questi biscotti ha in qualche modo a che fare con una tribù araba molto violenta, le cui scorribande in Tunisia nel 1881 furono il pretesto per l'invasione francese della regione.

Tutto perché non si riesce a stabilizzare la forma di questo prezioso dolcetto: se le pasticcerie artigianali aiutano la piega con un leggero movimento del vassoio che contiene l'impasto, per un'industria come la Bistefani il problema si rivelò molto più complesso. Fu progettata così non solo una macchina che "storta" i Krimuri, ma anche quella che a fine cottura controlla la giusta "stortezza".

Crumiri di casale

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  • Ingredienti:  per 6 persone

450 g di fragole private della foglia verde
30 g di fogli di colla di pesce
750 g di panna fresca fresca
10 Foglie di mentuccia fresca
80 g di zucchero a velo
Qualche goccia di Aceto balsamico tradizionale di Modena affinato

L'Aceto Balsamico Tradizionale (ABT) è un condimento tradizionale della cucina emiliana, prodotto con mosti cotti d'uve provenienti esclusivamente dalla province di Modena e Reggio Emilia, fermentati, acetificati ed in seguito invecchiati per almeno dodici anni.
Pur affondando le proprie radici, probabilmente, già in età romana, la sua produzione è documentata a partire dal 1046.

Fu molto apprezzato nel rinascimento dagli estensi, che lo fecero conoscere all'alta aristocrazia e a numerosi regnanti.

Cartellate-con-cotto-di-fichi_thumb3

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aprile 28, 2015

  • Ingredienti:  per 10 persone

Per il vin cotto:

    1,5 kg di fichi
    200 g d'acqua
    una Foglia di foglie di alloro (facoltativo)
    5 chiodi di garofano (facoltativo)

Per l'impasto:

    900 g di farina
    100 g di semola
    100 g d'uova
    20 g di sale
    300 g di vino bianco
    50 g d'acqua
    200 g di olio extravergine di oliva
    limoni q.b.
    vanillina q.b.

Consigli dello chef:

Il vin cotto deve essere mieloso, quindi ben privato dell’umidità, questo per aderire bene attorno alle cartellate.

La pasta delle cartellate deve essere piuttosto asciutta, questo perché durante la lavorazione deve risultare rigida per la manipolazione.

Altrimenti cadrebbe su se stessa. Le cartellate si possono preparare con del miele o solo con dello zucchero semolato.

Cartellate con cotto di fichi

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  • Ingredienti:  per 10 persone

    un litro di latte
    180 g di farina
    50 g d'amido di mais
    200 g di zucchero semolato
    8 tuorli d'uovo
    buccia di limone grattugiata
    1,5 litri d'olio per friggere

Per l'impanatura:

    4 albumi d'uovo
    150 g di pane grattugiato

Consigli dello chef:

Tutti gli ingredienti devono risultare ben mescolati: usate quindi la frusta per evitare i grumi. La crema può essere profumata con scorze d’arancia, che poi vanno tolte.

Per friggere è consigliato l’olio d’oliva, ogni quadrato di crema va rigirato rapidamente durante la frittura, in modo che entrambi i lati siano dorati uniformemente.

Potete verificare la temperatura dell'olio immergendovi qualche briciola di impanatura. In alternativa alla pellicola, sul fondo della teglia si può mettere il pane grattato.

Crema fritta alla veneziana

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  • Ingredienti

300 g di farina
20 g di lievito di birra
30 g di scorza di arancia candita
20 g di pinoli
30 g di mandorle sgusciate e pelate
50 g d'uva sultanina
cannella in polvere
zafferano
zucchero
olio extravergine di oliva

Il pangiallo, meglio noto come pangiallo romano è un dolce che ha la sua origine nell'antica Roma e più precisamente durante l'era imperiale.

Era, infatti, un'usanza di quei tempi distribuire questi dolci dorati, durante la festa del solstizio d'inverno, in modo da favorire il ritorno del sole

Il tipico pangiallo romano, ha subito numerose trasformazioni durante i secoli a causa dell'espansione dei confini territoriali e dell'incremento nella comunicazione tra le varie regioni italiane.

Tradizionalmente il pangiallo veniva ottenuto tramite l'impasto di frutta secca, miele e cedro candito, il quale veniva in seguito sottoposto a cottura e ricoperto da uno strato di pastella d'uovo.

Fino a tempi molto recenti nella preparazione del pangiallo le massaie romane mettevano i noccioli della frutta estiva (prugne e albicocche) opportunamente essiccati e conservati, in luogo delle costose mandorle e nocciole.

pangiallo

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aprile 27, 2015

  • Ingredienti

Per gli gnocchi

    700 g di farina
    2 uova
    un Cucchiaio di burro
    una Tazza di latte
    8 Cucchiai di zucchero
    20 g di lievito
    susine q.b.

Per la guarnizione

    30 g di pane grattugiato
    un Cucchiaio di burro
    zucchero q.b.


Gli gnocchi sono probabilmente il primo formato di pasta creato dall’uomo: ricavati cilindretti d’impasto troncati e schiacciati con le dita, la loro è. infatti, la forma più naturale da dare all’impasto.

Nonostante quelli preparati a base di patate siano i più conosciuti al giorno d’oggi, quando questi sono stati preparati per la prima volta, intorno al XVIII secolo, esistevano già altri tipi di gnocchi preparati in tutta Europa già da diversi secoli.

Le ricette degli gnocchi di semola, di riso o di pane secco, ad esempio, nel Medioevo non solo erano tipiche della cucina popolare, ma erano molto apprezzate anche sulle lussuose tavole delle corti italiane del tempo, tanto che due importanti cuochi di corte del rinascimento quali Cristoforo Messisbugo e Bartolomeo Scappi ne riportano alcune ricette nei loro libri.

Gli gnocchi, d’altronde, non sono solo i piccoli cilindri che siamo ormai abituati a mangiare come primo piatto: possono essere di diverse dimensioni e sia dolci che salati, mentre quella che non cambia mai è la forma tondeggiante che rimanda a quella di un nodo, tanto che la parola “gnocco” deriva da “nocca” che vuol dire nodo.

Gnocchi di susine al lievito

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  • Ingredienti:  per 2 persone

4 uova
3 Cucchiai di farina
un Cucchiaio di zucchero
2 Cucchiai d'uva passa
un Pizzico di sale
2 Noci di burro
marmellata di mirtilli rossi q.b.


Il Kaiserschmarrn (dal tedesco "Kaiser", cioè "Imperatore", e "Schmarr(e)n", "Frittata dolce") è un dolce dalle origini austriache ma diffuso anche nel Trentino Alto Adige, dove viene chiamato anche con il nome di Smorm.

Sembra che si chiami in questo modo in onore dell’imperatore Francesco Giuseppe d’Asburgo, il quale aveva l’abitudine di fare colazione con una grossa crespella dolce cosparsa di zucchero. Questa robusta frittata dolce può quindi essere perfetta per una colazione energetica e ricca, accompagnata da una grande tazza di caffè.

La ricetta della frittata dell’imperatore, che sembra così lontana dalla tradizione italiana, in realtà è tipica e condivisa anche in Trentino Alto Adige, regione ricca di storia e di cultura gastronomica dalle grandi influenze e dai grandi prodotti tipici, come ad esempio l’inconfondibile speck.

Frittata dell'imperatore

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  • Ingredienti:  per 8 persone

3 dischi di pan di spagna
un litro di latte
100 g di farina
300 g di zucchero
1 limone
una bustina di vanillina
1 kg di frutta fresca mista
mezzo bicchiere di Rum
60 g di burro

I dolci sono preparazioni che accompagnano molti momenti della nostra giornata: come golosa prima colazione, sfiziosa chiusura del pasto principale o gradevole intervallo quotidiano.

Nelle occasioni speciali, poi,  sono i protagonisti irrinunciabili che contribuiscono a rendere unici i momenti delle feste: una festa di compleanno non sarebbe la stessa senza una golosa torta sopra cui spegnere le candeline.

Poche preparazioni culinarie, d’altronde, hanno stimolato la fantasia degli artisti quanto i dolci. Da sempre protagonisti di favole, novelle e film: da Hansel e Gretel al recente “Chocolat”, non esiste una portata che stimoli l’appetito e la vista più del dessert.

Che la passione per il sapore dolce sia connaturata all’animo umano, d’altronde, è confermato dal fatto che notizie di precursori degli attuali dolci si hanno già in tempi antichissimi.

In principio fu il pane, o per lo meno un impasto di farina ed acqua cotto sul focolare che gli rassomigliava: possiamo immaginare che un giorno qualcuno si accorse che, aggiungendo a questo impasto del miele, del latte o della frutta, questo semplice piatto diveniva incredibilmente più buono, al punto di poter essere offerto agli dei.

Ed è proprio quello che si faceva nell’antico Egitto, ad esempio, dove piccoli dolci a forma di animali venivano usati come offerte votive, ed erano considerati un cibo da faraoni, tanto è vero che nella Valle dei Re, a Luxor, un bassorilievo nella tomba di Ramsete III, scolpito più di trenta secoli fa, esibisce un vasto assortimento di torte.

Torta a strati di frutta fresca

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aprile 26, 2015

  • Ingredienti

500 g di latte
150 g di zucchero
2 uova
panna montata lievemente zuccherata



A Siena si chiama Zuppa del Duca a Firenze Zuppa inglese. La ricetta originale è nata a Siena, ma a Firenze, il dolce dei senesi venne conosciuto dalla Corte Medicea.

La fama della zuppa diverrà così legata alla città di Firenze, che nel secolo scorso era la meta prediletta da una ricca società di anglosassoni.

Agli inglesi piaceva in modo particolare questo squisito dessert, tanto che esso prese la denominazione di Zuppa degli inglesi, quindi Zuppa Inglese

zuppa del duca

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  • Ingredienti: per 6 persone

400 g di farina
4 uova
una Bustina di zafferano
zucchero
olio extravergine di oliva
liquore a base di anice


Questo biscotto prende il nome dal ferro da cialde che viene usato per la cottura.

Un tempo, ma in parte ancora oggi, le famiglie si facevano “personalizzare” i ferri con lo stemma del casato, con il monogramma della padrona di casa o con un disegno particolare che servisse da elemento distintivo.

ferratelle allo zafferano

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  • Ingredienti: per 6 persone

600 g di mandorle
250 g d'albumi d'uovo
500 g di zucchero
30 g di burro
cannella q.b.
una Bustina di vanillina


L’amaro delle mandorle si sposa alla perfezione con l’aroma della vaniglia donando un equilibrio perfetto a questi dolci ideali da consumare in qualunque momento della giornata accompagnati da un buon bicchiere di spumante o da una tazza di cioccolata o di caffé.

Questi deliziosi dolcetti alle mandorle, il cui nome significa “brutti ma buoni”, sono originari dell’Italia settentrionale, nello specifico di Gavirate, una cittadina in provincia di Varese, a nord di Milano.

Secondo la tradizione fu Costantino Veniani, proprietario dell’omonima pasticceria del luogo, ad inventarne la ricetta nel 1878. Nel giro di poco tempo questi biscotti riscossero un successo strepitoso, attirando nella piccola pasticceria ‘Veniani’ eminenti personalità da tutta l’Italia settentrionale, come il maestro Giuseppe Verdi e la regina Elena. Sembra addirittura che quest’ultima fosse a tal punto ghiotta dei ‘Brutti ma buoni’ da andare personalmente a farne scorta ogni volta che si recava in visita ad una sua dama di corte che usava soggiornare in una residenza nei pressi di Gavirate.

Brutti ma buoni

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aprile 25, 2015

  • Ingredienti: per 4 persone

300 g di zucca
50 g di zucchero
5 amaretti
50 g di uva passa
un pizzico di cannella in polvere
80 g di mostarda di Cremona
400 g di pasta sfoglia
1 uovo
zucchero a velo q.b.
Dei saccottini di zucca, dal sapore dolce e intenso, che stregheranno i vostri invitati a cena.

La zucca è innanzitutto un alimento a basso contenuto calorico, il suo apporto è pari a 17 calorie ogni 100 grammi di polpa; tra i suoi componenti principali annoveriamo la presenza del betacarote, delle vitamine A, B ed E, quest'ultima molto importante grazie alle sue note proprietà antiossidanti.

sorprese alla zucca

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  • Ingredienti: per 8 persone

Per la pasta:

    600 g di farina
    250 g di zucchero
    300 g di burro
    2 uova
    2 tuorli d'uovo
    ½ buccia di limone grattugiata
    un Pizzico di lievito in polvere per dolci

    1,5 litri di latte
    200 g di riso
    150 g di cioccolato fondente tritato
    100 g d'uva passa
    50 g di pinoli
    50 g di canditi misti
    1 tuorlo d'uovo + 2 uova
    zucchero a velo
    150 g di zucchero

Torta coi bischeri

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  • Ingredienti: per 8 persone

1 kg di limoni di Procida
5 dl d'acqua
250 g di zucchero
2 albumi d'uovo (facoltativo)

 

Goloso e dissetante, un dolce ideale da assaporare come digestivo al termine del pasto o come rinfresco durante la giornata.

Per evitare che il sorbetto risulti aspro, quando ricavate le bucce dai due limoni che poi utilizzerete per preparare lo sciroppo, fate attenzione che non rimanga attaccata alle bucce la parte bianca del limone.

sorbetto al limone

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aprile 24, 2015

  • Ingredienti: per 8 persone

350 g di fragole
350 g di pasta sfoglia surgelata
1 uovo
100 g di zucchero
un Bicchierino di Rum
1 limone
un Cucchiaio di burro
un Cucchiaino di cannella
un Pizzico di vanillina
100 g d'uva sultanina
2 Cucchiai di muesli
60 g di cioccolato fondente
60 g di biscotti secchi
sale


Lo strudel è un dolce a pasta arrotolata o ripiena che può essere dolce o salata, ma nella sua versione più conosciuta è dolce a base di mele, pinoli, uvetta e cannella

strudel d'estate

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  • Ingredienti: per 6 persone

400 g di susine
4 uova
150 g di zucchero
2 Bicchieri di latte
200 g di farina
30 g di burro
12 mandorle tostate e pelate
sale

Anche le susine sono tra i frutti tipici di questa stagione, spesso erroneamente confuse con le prugne (in realtà però le susine sono i frutti della Prunus domestica mentre le prugne del Prunus salicina. Il primo è detto susino europeo mentre il secondo susino cino-giapponese). Si tratta di due varietà distinte per colore e forma ma hanno le stesse proprietà.

Le aree di maggiore produzione a livello mondiale sono l’Europa, la Cina e gli Stati Uniti, da dove provengono le celebri prugne della California. Nel nostro Paese invece, sono maggiormente coltivate Emilia Romagna, Marche, Lazio, Abruzzo, Piemonte, Campania e Trentino Alto Adige.

Torta Mirabelle

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  • Ingredienti: per 8 persone

350 g di farina
1 limone
150 g di zucchero
150 g di burro
2 uova
1 kg di fichi d'india
100 g di zucchero a velo
120 g di ricotta
40 g di biscotti secchi
una Bustina di vanillina
sale

 

Negli ultimi anni la ricerca scientifica si è dedicata allo studio dei fichi d'India per tentare di dimostrare in modo sperimentale le proprietà ed i benefici che questo frutto esplica nei confronti dell'organismo umano; la tradizione popolare ha da sempre attribuito ai fichi d'India proprietà terapeutiche ma gli ultimi studi condotti su questo frutto paiono proprio confermare le sue proprietà benefiche.

 

Crostata di fichi d'India

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aprile 23, 2015

  • Ingredienti: per 6 persone

1 pan di Spagna del diametro di 26 cm
1 bicchierino di Grand Marnier
3 tuorli
100 g di panna montata
130 g di zucchero
il succo di 2 arance
2 cestini difragole
4 rotelle di ananas sciroppato
2 grossi kiwi
150 g di litchi in scatola


Per guarnire:

2 cucchiai di gelatina di arance
1 cucchiaio di Grand Marnier

 

È una torta di grand'ef­fetto e può rappresentare l'ideale anche per una festa di compleanno.

 

torta_festosa_alla_frutta

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  • Ingredienti: per 6 persone

Per la pasta frolla:

225 g di farina
110 g di burro
2 tuorli
la scorza di 1 limone
110 g di zucchero a velo
1 pizzichino di sale

Per la crema:

2 tuorli
2 cucchiai di zucchero a velo

 

È una torta ottima, che può ben figurare anche in occasione di un complean­no o di un invito ad amici.

Offre anche il vantaggio di poter essere preparata in due tempi: cioè la pasta (cotta) si può lasciare, co­perta, in frigorifero fino al giorno dopo.

crostata_di_kiwi

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  • Ingredienti: per 6 persone

Per la pasta:

farina g 250
burro g 150
zucchero semolato g 100
2 tuorli
sale

Per farcire:
crema pasticcera g 250
mele
uva bianca
zucchero
burro per lo stampo

La crema pasticcera è una preparazione a base di uova, zucchero, latte e farina, utilizzata in moltissimi prodotti dolciari

tartellette_con_uva_e_mele

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aprile 22, 2015

  • Ingredienti: per 4 persone

500 g di cocomero
1/2 melone
un cucchiaio d'uva passa
mezzo cucchiaio di zucchero
20 g di noci
un Bicchierino di maraschino
100 g di panna montata
50 g di ribes
30 g di cioccolato fondente

Una macedonia di frutta arricchita da golosissima panna montata e dalle scaglie di cioccolato fondente.

Sebbene un tempo i meloni fossero di dimensioni simili a quelle delle odierne arance, non vi è dubbio che siano un frutto di origine molto antica.

Pur non essendo ancora chiaro se siano originari dell’Asia Occidentale o dell’Africa, infatti, non vi è alcun dubbio che fossero consumati dai Sumeri già più di tremila anni fa, tanto che da essere citati in un poema epico del tempo.

In Europa, invece, sarebbero stati introdotti intorno al I secolo a.C., giungendo rapidamente sia in Grecia che a Roma, tanto che Plinio il Vecchio nei suoi scritti racconta di come l’imperatore Tiberio ne fosse estremamente ghiotto.

Scomparsi dalle tavole italiane, come molti altri cibi, in seguito alla caduta dell’Impero romano, i meloni vennero reintrodotti nel “Bel Paese” soltanto intorno al XIV secolo quando iniziò per altro il processo di selezione delle piante per ottenere meloni sempre più grossi.

Fantasia alla panna

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  • Ingredienti: per 4 persone

4 pesche a polpa bianca
300 g di susine
½ melone
150 g di ciliegie nere
75 g d'uva nera
4 Cucchiai di zucchero
1 dl di vino dolce
un Pizzico di noce moscata


Questa macedonia presentata in una fruttiera di ghiaccio, è l’ideale per fare bella figura in un pranzo estivo, servendo la frutta a bassa temperatura.

Oggi, grazie ai freezer, avere ghiaccio sempre a disposizione è ormai un’operazione assai semplice e rapida, nell’antichità risultava estremamente difficoltoso.

Nonostante tutte le difficoltà, però, greci e romani, armandosi d’ingegno, riuscivano a conservare per lunghi periodi la neve e il ghiaccio prelevato dai ghiacciai sulle cime più elevate.

A questo scopo venivano costruite delle ‘neviere’, cioè profondi vani sotterranei dove grandi quantità di neve venivano pressate e coperte con cumuli di terreno per poi essere dissotterrate ed utilizzate nella stagione estiva.

Nell’antica Roma, infatti, il ghiaccio era molto utilizzato, non soltanto per la sua capacità di conservare gli alimenti, ma anche per rinfrescare cibi e bevande e come ingrediente per rudimentali sorbetti.

Fruttiera di ghiaccio

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  • Ingredienti:

300 g di pesche
150 g di susine
spumante

Un abbraccio sinuoso e sensuale tra pesche, prugne e prosecco in una ricetta ideale da servire sia come dessert che come rinfresco pomeridiano.


Quello del pesco è uno degli alberi da frutto più diffusi al mondo.

Originario della Cina, paese nel quale è ancora considerato simbolo d’immortalità, il pesco venne introdotto dapprima in Persia dalle carovane nomadi e da lì si diffuse poi in tutta Europa.
Secondo alcune teorie venne importato nel bacino del Mediterraneo grazie alle spedizioni in oriente di Alessandro Magno, il cui seguito avrebbe importato nella penisola ellenica alcune di queste piante.

Secondo altri studiosi, invece, dalla Persia gli alberi di pesco vennero trapiantati in Egitto, dove per altro le pesche erano il frutto sacro di Arpocrate, dio del silenzio e dell'infanzia, e solo da lì si sarebbero diffuse prima in Grecia e poi a Roma, nel I secolo d.C., dove il frutto venne chiamato “pesca” a causa dell’errata convinzione che fosse originario della Persia.

coppa alla pesca

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aprile 21, 2015

  • Ingredienti:

4 uova
250 g di zucchero
200 g di mandorle intere, spellate
una Bustina di lievito
500 g di farina 00 (doppio zero)


La pianta del mandorlo ha origini molto antiche riconducibili all’Asia occidentale e, secondo alcuni studiosi, è stato il primo albero da frutto ad essere coltivato dall’uomo quasi cinquemila anni fa.

Sin dall’antichità questa splendida pianta si diffuse nell’area Mediterranea, tanto che sono state trovate tracce di mandorle in alcune tombe egizie risalenti al 1000 a.C., mentre è grazie ai Fenici che il mandorlo si diffuse nel resto dell’Europa.


Come fecero per molte altre piante, gli antichi Greci attribuirono un’origine divina anche alla pianta del mandorlo.
Un’antica leggenda, infatti, narra che mentre i Greci navigavano alla volta della città di Troia per muoverle guerra, sbarcarono nel regno di Tracia per fare rifornimenti. Proprio durante questa breve tappa Acamante e Fillide, rispettivamente un giovane guerriero greco e una principessa tracia, si conobbero e s’innamorarono.

Ben presto, però, Acamante fu costretto a ripartire con i suoi compagni, giurando di tornare appena terminata la guerra.
Fu così che la giovane principessa rimase in attesa per dieci lunghi anni del ritorno del suo amato e, infine, credendolo perito sul campo di battaglia, si lasciò morire per la disperazione.

La dea Atena, mossa a compassione dall’amore della donna, decise di salvarla dalla morte trasformandola in un albero proprio mentre Acamante, che era sopravvissuto alla guerra, stava tornando nel regno di Tracia in cerca della sua innamorata. Scopertone il destino, il giovane abbracciò affettuosamente l’albero che una volta era la sua amata e questo, magicamente, si ricoprì di splendidi fiori al posto delle foglie: quell’albero era il primo mandorlo.

Cantucci alle mandorle

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  • Ingredienti: per 10 persone

8 pesche
120 g di mandorle pelate
1 panino bagnato nel latte
3 tuorli d'uovo
150 g di zucchero
2 albumi d'uovo

Le pesche ripiene sono una vera prelibatezza per il palato e una ricetta antica che può essere modificata variando gli ingredienti utilizzati per il ripieno.

Il ripieno con le mandorle è senza dubbio uno dei più tradizionali, al punto che anche Pellegrino Artusi ne inserì la ricetta nel suo “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene. Manuale pratico per le famiglie” (pag. 496), la cui prima edizione risale al 1891.

Sembra che l’albero di pesco, originario della Cina, sia stato introdotto in Italia nel I secolo d.C. I primi frutteti specializzati nella coltivazione delle pesche apparvero tuttavia solo alla fine dell’Ottocento nel territorio di Ravenna. Oggi i maggiori produttori di pesche in Italia sono le regioni Emilia-Romagna, Campania, Veneto e Lazio.

Pesche ripiene con mandorle

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  • Ingredienti: per 10 persone

500 g di mandorle
500 g di zucchero
3 cl d'acqua
olio q.b.

Le origini della mandorla si trovano nell’Asia minore: lo testimonia la ricchezza delle ricette a base di questo profumatissimo frutto.

L’uso a scopi alimentari si è diffuso presto in tutto il bacino dell’area mediterranea fin dai tempi antichi: in Italia le mandorle regalano vere e proprie perle gastronomiche come confetti, biscotti, pasticcini, marzapane.

Zucchero e mandorle sono gli unici ingredienti di questo goloso dolcetto da gustare in qualsiasi momento.

dolcetto croccante

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aprile 20, 2015

  • Ingredienti:

400 g di fragole grosse
un bicchiere di vino bianco secco
1 limone
mezzo cucchiaino di cannella in polvere
un pizzico di chiodi di garofano in polvere
4 fette di pancarré
4 cucchiai di zucchero semolato
40 g di burro
60 g di mandorle
2 cucchiai di scorza di limone e di arancia candite

Lo sapevate che...

la fragola non è il frutto della sua pianta? Dal punto di vista botanico, infatti, i frutti delle piante di fragole sono i piccoli semi gialli che ricoprono la superficie delle fragole e che si chiamano “acheni”.

Fragoloni caramellati

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I Maya sono i primi a coltivare la pianta del cacao nelle terre tra la penisola dello Yucatan, il Chiapas e la costa pacifica del Guatemala.

Per gli Indios i semi sono così preziosi da essere utilizzati come vere e proprie monete.

Il cacao ha addirittura significati simbolici e religiosi.

Presso i maya il cioccolato veniva chiamato kakaw uhanal, ovvero "cibo degli Dei", e il suo consumo era riservato solo ad alcune classi della popolazione (sovrani, nobili e guerrieri).

I maya amavano la bevanda di cacao preparata con acqua calda. Acqua si diceva haa, e caldo si diceva chacau. La bevanda di cacao assumeva il semplice nome di chacauhaa.

cioccolato origine

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In principio nacque il cacao. E fu subito gastronomia.

L'alone di sacralità e mistero che ha fin dall'inizio circondato l'albero del cacao, il suo frutto (la cabossa) e il suo seme (detto comunemente fava) favorì il suo uso rituale, che prevedeva necessariamente tutta una sequenza di manipolazioni complesse molto simili a quelle dell'alta cucina.

Pochi sono i documenti sulla preparazione della "cioccolata" nel periodo precedente la conquista spagnola del Centro America da parte di Cortés e dei suoi, ma dai glifi e dai vasi olmechi, come dalle precise rappresentazioni maya, è possibile risalire a varie "ricette" che prevedevano il rimescolamento accurato di pasta di cacao con acqua e spezie miste.

Una fase importante della preparazione era quella con cui la bevanda si faceva spumeggiante, in seguito a ripetuti versamenti e rimescolamenti. La cioccolata precolombiana comunque, si gustava sia fredda che calda; anzi pare che i Maya dello Yucatàn la bevessero calda, mentre gli Aztechi la preferivano fredda.

cioccolato disegno

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aprile 19, 2015

  • Ingredienti:

80 g di mandorle
100 g di prugne secche
100 g di albicocche secche
100 g di fichi secchi
80 g di gherigli di noce
40 g di semi di sesamo

 

E’ una torta casalinga molto facile e veloce da realizzare.  Gustata in purezza è ideale per la merenda o per la colazione del mattino, ma per poterla servire anche come dessert  è possibile arricchirla con una glassa semplice (come nella ricetta) o con del cioccolato fuso da cospargere sulla superficie, tagliata orizzontalmente si può farcire con una crema o con della panna montata, e tagliata a cubetti si trasforma in piccole monoporzioni da servire come dopocena.

La ricetta è stata realizzata con l’arancia, ma a piacere si possono utilizzare altri agrumi come limone, mandarino o pompelmo. Una variante esotica e piacevolmente fresca prevede il lime e la farina di cocco al posto della frutta secca.

Composta di frutta secca con mandorle e spezie

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  • Ingredienti:

1 arancia intera (non trattata)
150 g di olio di semi di riso (ma anche vinacciolo o girasole)
2 cucchiai di nocciole
1 cucchiaio di mandorle pelate
2 cucchiai di noci macadamia
4 uova
250 g di farina 00
200 g di zucchero di canna

 

E’ una torta casalinga molto facile e veloce da realizzare.  Gustata in purezza è ideale per la merenda o per la colazione del mattino, ma per poterla servire anche come dessert  è possibile arricchirla con una glassa semplice (come nella ricetta) o con del cioccolato fuso da cospargere sulla superficie, tagliata orizzontalmente si può farcire con una crema o con della panna montata, e tagliata a cubetti si trasforma in piccole monoporzioni da servire come dopocena.

La ricetta è stata realizzata con l’arancia, ma a piacere si possono utilizzare altri agrumi come limone, mandarino o pompelmo. Una variante esotica e piacevolmente fresca prevede il lime e la farina di cocco al posto della frutta secca.

Torta brasiliana

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  • Ingredienti:

1 cucchiaio colmo di farina di cocco
1 cucchiaio di cacao amaro
1 uovo
3 cucchiai di latte
1 cucchiaio di miele
1 pizzico di sale
aroma di vaniglia qb
1 punta di cucchiaino di bicarbonato


Il mug cake è un goloso dessert di facile realizzazione e pronto in poche, semplici mosse.

Adatto per una merenda in compagnia o una colazione gustosa, è un'originale e simpatica idea per servire la torta in tazza.

In questa deliziosa versione con il cacao e il cocco è altresì privo di glutine, un motivo in più per piacere proprio a tutti!

Mug cake al cacao e cocco senza glutine

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aprile 18, 2015

  • Ingredienti: 6-8 persone

250 g di savoiardi
1/2 litro di latte
3 dl di panna fresca
200 g di zucchero
6 tuorli
1 uovo
20 g di gelatina in fogli
4 cucchiai di liquore all’arancia
1 baccello di vaniglia
zucchero a velo

La charlotte è un tipo di dessert composto da una crema bavarese che viene circondata da una corona di savoiardi e ricoperta da una guarnitura il cui ingrediente principale specifica il nome di tutta la preparazione (come ad esempio charlotte alle fragole, charlotte al cioccolato, charlotte di mele, eccetera).

charlotte ai savoiardi

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  • Ingredienti:

200 g di farina
100 g di zucchero
100 g di miele
50 g d'uva passa
50 g di mandorle
50 g di pinoli
50 g di cedro e arancia canditi
50 g di cioccolato amaro
lievito
chiodo di garofano
coriandolo
cannella
semi di anice
burro q.b.

Il pan speziale chiamato così perché preparato dai frati della Certosa di Bologna ed è un dolce tipico in particolare del periodo di Natale.

pan speziale

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  • Ingredienti:

Per la pasta:

    1 kg di farina
    18 tuorli d'uovo
    500 g di zucchero
    500 g di lardo
    2 limoni
    5 g d'ammoniaca per dolci, o un pizzico di lievito in polvere

Per guarnire:

    marmellata di amarene
    zucchero a velo

Dolce provenente dal Molise, in particolare da Trivento nella provincia di Campobasso, e tipico per i giorni delle festività natalizie, le ceppelliate di Trivento sono dei dolcetti di pasta frolla a forma di mezzaluna con gusto leggermente fruttato.

Le ceppelliate di trivento, vengono prodotto ormai tutto l'anno, in particolare nel periodo natalizio.

ceppelliate

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aprile 17, 2015

  • Ingredienti: per 10 persone

3 confezioni di ricotta da 250 g
50 g di biscotti senza zucchero
50 g di muesli alla frutta
100 g di miele
15 g di semi di papavero
2 mele verdi (Granny smith)
150 g tra noci
pinoli
pistacchi
50 g di cioccolato a lamelle
cannella in polvere

CONSIGLIO:

per evitare che le mele si scuriscano una volta tagliate, metterle a bagno in una ciotola con acqua e succo di limone.

Cheesecake alla mela verde

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  • Ingredienti: per10 persone

Per la base:

    500 g di biscotti secchi
    200 g di burro Santa Lucia


Per la crema:

    2 confezioni di mascarpone  da 500 g
    60 g di cacao
    100 g di cioccolato al latte
    200 g di cioccolato fondente
    100 ml di panna fresca liquida

 

Festa per i bambini significa divertirsi, giocare insieme e dare libero sfogo alla creatività.

Cheesecake doppio cioccolato

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  • Ingredienti: per 4 persone

Per i muffin:

    70 g di farina
    70 g di fecola
    80 g di Burro Santa Lucia
    100 g zucchero
    2 uova
    2 cucchiaini rasi di lievito vanigliato
    la scorza di mezzo limone


Per le ali:

    1 rotolo di pasta frolla
    1 albume
    150 g di zucchero a velo
    colorante alimentare giallo


Per la crema al burro:

    100 g di Burro Santa Lucia
    230 g di zucchero a velo
    colorante alimentare giallo q.b.


Per decorare:

    caramelle colorate o pasta di zucchero modellabile

 

Festa per i bambini significa divertirsi, giocare insieme e dare libero sfogo alla creatività.

muffin-pulcini_thumb3

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aprile 16, 2015

  • Ingredienti: per 4 persone

 

un Bicchierino di Whisky
200 g di gelato alla vaniglia
200 g di gelato al cioccolato
200 g di frutta fresca mista
4 Cucchiai di sciroppo di lampone o di fragola
8 amarene

Il Gelato al paciugo è una preparazione tipica del Golfo del Tigullio e del Golfo Paradiso.

Perché non assaporare le specialità della cucina ligure seduti davanti al mare, in uno dei poetici golfi di questa striscia di terra chiusa tra la costa e i rilievi?

gelato al paciugo 
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  • Ingredienti:

 

250 g di panna fresca
250 di latte intero
un cucchiaino di essenza di vaniglia
sale q.b


Oggi esiste una varietà sempre più ampia di gusti di gelato, studiati e creati dagli artigiani gelatieri per incontrare i palati esigenti degli amanti di questa prelibatezza.

Già nell'antichità, però, erano molteplici le preparazioni rinfrescanti realizzate con frutta di vario tipo o miele, uniti a neve o ghiaccio.

In Italia, la storia del gelato è legata a due cuochi fiorentini. Il primo, Ruggeri, nel XV secolo vinse una gara indetta dalla famiglia de' Medici per "il piatto più singolare che si sia mai visto", e poi preparò il suo gelato in occasione delle nozze di Caterina de' Medici con Enrico d'Orleans. Buontalenti, nel XVI secolo, propose il gelato durante una festa indetta dal Duca di Toscana.

Al siciliano Procopio Dei Coltelli, invece, si deve il merito di aver esportato il gelato a Parigi nel XVII secolo.

gelato classico alla vaniglia 
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  • Ingredienti: per 6 persone

 

4 tuorli d'uovo
600 g di zucchero
3 tazzine di caffe ristretto
450 g di latte
150 g di marsala secco
1 stecca di vaniglia

Tutti i tipi di liquori casalinghi che potrete realizzare facilmente a casa vostra.

Il Mondo dei Dolci vi offre tutte le ricette per creare in casa in modo veloce i liquori casalinghi, per rendere le vostre serate con gli amici divertenti e golose.

Oggi vi presento il Liquore di zabaione al caffè.liquore di zabaione al caffe 

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aprile 15, 2015

  • Ingredienti: per 6 persone

 

2 mele
150 gr di farina integrale
100 ml di latte
80 gr di miele
1 uovo

La scorza di un’arancia
1 bustina di lievito vanigliato
2 cucchiai di olio di semi
Uvetta passa

Come resistere alla torta di mele senza burro?

Con la farina integrale e il miele, ecco un dolce senza burro leggero a cui è difficile resistere!

Non si può mai dire di no alla torta di mele, se poi è senza burro e non rischia di fare danni alla dieta diventa impossibile non amarla. Con farina integrale e miele, questa è la ricetta ideale per una torta di mele soffice e leggera!

Torta di mele integrale soffice con gocce di miele 
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  • Ingredienti: per 8 persone

 

200g di farina
400g di ricotta
250g di zucchero
3 uova
1 bustina di lievito
la scorza di 1 limone non trattato
150g di uvetta
sale


 

La torta di ricotta con uvetta è un dolce estremamente gustoso ideale come dessert a fine pasto o per una merenda golosa.

Ecco gli ingredienti e consigli per preparare una ricetta deliziosa:

Torta di ricotta con uvetta 
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  • Ingredienti: per 8 persone

 

400 g di mele
2 uova
200 g di zucchero
1 confezione di crema alla ricotta
100 g di burro
1 limone
200 g di farina
12 g di lievito per dolci

 

La torta di mele è un dolce classico, preparato in tutto il mondo, che ha assunto nel corso del tempo le caratteristiche tipiche dei luoghi in cui viene preparato.

L’utilizzo delle mele nei dolci è praticamente diffuso ovunque: così possiamo trovare l’ apple pie americana oppure il più vicino strudel; la torta di mele rustica, è molto semplice e rapida da preparare e il risultato è un dolce che rimane soffice e cremoso per qualche giorno.

Torta di mele con Crema alla Ricotta 
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aprile 14, 2015

  • Ingredienti: per 6 persone

 

100 g di fragole
100 g di lamponi
100 gr di mirtilli
100 g di zucchero di canna
1 vasetto di yogurt alla vaniglia
il succo di mezzo limone
1 ricottina light
aceto balsamico


I frutti di bosco sono ricchi di vitamine, in particolare A, B1 e B2 e C e poi contengono sali minerali, tra cui il potassio, che è importante in un'alimentazione sana. Inoltre, questi frutti sono fatti di acqua per ben il 90%, quindi sono molto dissetanti ed ideali per la stagione calda, in cui maturano alla perfezione. E poi sono ricchi di fibre, essenziali per regolare l'intestino, aiutano la vista e migliorano la pelle. E non contengono molte calorie.

Semifreddo ricotta e frutti di bosco 
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  • Ingredienti: per 6 persone

 

3 confezioni di ricottina light da 100 g
150 g di farina 00
50 g di zucchero a velo
1 limone non trattato
olio extravergine d'oliva
sale

Lo strudel (dal tedesco Strudel = vortice) è un dolce a pasta arrotolata o ripiena che può essere dolce o salata, ma nella sua versione più conosciuta è dolce a base di mele, pinoli, uvetta e cannella.

Originario delle aree dell'Impero Bizantino, dove ancor oggi si prepara la baklava, i turchi lo importarono nelle zone dell'Ungheria sotto il loro dominio, dove ancora oggi è conosciuto col nome di Rétes, si è quindi largamente diffuso dall'Impero austro-ungarico in tutto il mondo a partire dalla metà del XIX secolo con il nome di Strudel.

Strudel di ricotta 
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  • Ingredienti: per 4 persone

 

1 confezione di pasta fillo
250 g di ricottina light
80 g di zucchero
2 pere Kaiser
½ cucchiaino di cannella in polvere
80 g di mandorle a lamelle

 

La pasta fillo, o phyllo, dal greco con il significato di "foglia", è una varietà di pasta sfoglia preparata in sottilissimi fogli separati. La tecnica artigianale è quanto mai scenografica.

È caratterizzata da tempi di cottura ridottissimi: si utilizza fritta, o cotta in forno, per preparare i più variegati piatti di alta cucina anche in sostituzione l'involucro di svariati involtini in varie cucine del mondo. Per la sua estrema versatilità ha trovato innovativo e svariato impiego anche nella cucina italiana.

È prodotta senza aggiunta di grassi a differenza delle comuni paste sfoglie. Il gusto è neutro per garantirne l'uso sia nella preparazione di dolci, che di piatti salati.

Tradizionalmente e storicamente è utilizzata in tutto il medio oriente e la penisola balcanica per i dolci ripieni di noci e pistacchi immersi nel miele o in uno sciroppo di zucchero, come il baklava.

Cestello di pasta fillo con Ricottina Light e pere 
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