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aprile 25, 2015

Torta coi bischeri, dolce tipico di Pisa.

  • Ingredienti: per 8 persone

Per la pasta:

    600 g di farina
    250 g di zucchero
    300 g di burro
    2 uova
    2 tuorli d'uovo
    ½ buccia di limone grattugiata
    un Pizzico di lievito in polvere per dolci

    1,5 litri di latte
    200 g di riso
    150 g di cioccolato fondente tritato
    100 g d'uva passa
    50 g di pinoli
    50 g di canditi misti
    1 tuorlo d'uovo + 2 uova
    zucchero a velo
    150 g di zucchero

Torta coi bischeri

Preparazione:

  • Formare una pasta con gli ingredienti.
  • Lavorarla bene e farla riposare per 20 minuti.
  • Nel frattempo preparare il ripieno. Portare a bollore il latte e zucchero e versarvi il riso.
  • Terminata la cottura, aggiungere il cioccolato, l'uva passera, pinoli e canditi e la scorza grattata di un limone.
  • Lasciare raffreddare.
  • Stendere la pasta, che deve risultare dello spessore di 5 mm e deporla sul fondo di una tortiera, lasciandola abbondante sui bordi.
  • Unire circa 3 centimetri di ripieno e con la pasta che avanza dai bordi formare dei pizzi (o bischeri, chiamati così in dialetto pisano, probabilmente perché sono i primi ad essere mangiati croccanti) e guarnire tutto intorno alla tortiera.
  • A scelta, nel centro può rimanere solo il ripieno, oppure si può guarnire con strisce di pasta.
  • Spennellare con il tuorlo d’uovo sbattuto la bordatura della tortiera e sulle eventuali strisce di pasta.
  • Mettere a cuocere in forno caldo a 200° per 20 minuti.
  • Quando sarà raffreddata, spolverare la torta con zucchero a velo.

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1 commento:

  1. I Bischeri furono una cospicua famiglia fiorentina, il cui cognome costituisce una famosa etimologia popolare (che gode però di scarsa considerazione tra i linguisti)[1] per bìschero, il tipico appellativo toscano indirizzato a persone poco furbe e ingenue. Eppure questa famiglia, a dispetto della spiacevole fama che l'accompagna, ebbe una notevole importanza economica e politica nella Firenze medievale e seppe anche riprendersi dal tracollo economico da cui ebbe origine il termine dispregiativo.

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