Ingredienti: per 6 persone
Crema:
panna fresca g 200
latte g 200
zucchero g 150
5 tuorli
fecola
un baccello di vaniglia
Dolcetti:
farina bianca g 140
burro g 120
zucchero a velo g 100
nocciole tritate fini (farina) g 60
farina di mandorle g 60
vanillina
sale
Composta:
2 mele
2 pere
prugne secche snocciolat
albicocche secche
zucchero semolato e a velo
vino bianco
Preparazione: 30’
- Dolcetti: impastate in una ciotola la farina di mandorle con quella di nocciole, la farina bianca, lo zucchero a velo, il burro, un pizzico di sale e una bustina di vanillina, ottenendo un impasto omogeneo.
- Con questo formate delle palline grosse come una noce che vanno allineate su una placca coperta da carta da forno e tenute in frigorifero per un'ora, quindi passate in forno a 160 °C per 15' circa.
- Crema: scaldate il latte con la panna e la vaniglia aperta a libro; versate il misto sui tuorli mescolati in una ciotola con lo zucchero e 2 cucchiaini di fecola, quindi portate la crema sul fuoco e, mescolando, tenetevela finché inizierà a sobbollire, quindi spegnete.
- Composta: pelate completamente le mele, parzialmente le pere, riducete la frutta a spicchi e stufatela coperta, per 10', con 2 cucchiaiate di zucchero semolato, mezzo bicchiere di vino, una dozzina di prugne e di albicocche.
- Quando tutti gli ingredienti saranno pronti, distribuite la crema e la frutta nei piatti, poi completate con i dolcetti e una spolveratina di zucchero a velo.
Quanto nutre una porzione: 746 calorie.
Vino consigliato: Vino dolce, passito, caldo di alcol, fresco di acidità: Erbaluce di Caluso passito, Valle D'Aosta Chambave, Recioto di Soave
Il Recioto di Soave D.O.C.G. è il primo tra tutti i vini veneti a potersi vantare della denominazione d’origine controllata e garantita.
Il Recioto è davvero un vino di antichissima tradizione: la sua esistenza è addirittura testimoniata ancora nel V secolo, in un’epistola di Cassiodoro, il sapiente ministro di re Teodorico.
Il termine “recioto” deriva dalla parola dialettale veneta «recia», che è la parte alta ed esterna del grappolo di uva Garganega.
Prima della raccolta vera e propria, si scelgono accuratamente i grappoli migliori, che vengono posti in seguito sui graticci per l’appassimento. L'uva a riposo viene regolarmente seguita e pulita dai quattro ai sei mesi fino al momento della pigiatura. Peculiarità delle uve messe a riposo è la formazione di una particolare muffa che dona al vino il suo caratteristico aroma.
Il Recioto di Soave D.O.C.G. viene prevalentemente prodotto nella zona dei comuni di Soave, Monteforte d'Alpone, Cazzano di Tramigna, S.Martino Buon Albergo, Roncà, Montecchia di Crosara, S.Giovanni Ilarione, Mezzane di Sotto, Colognola ai Colli, Illasi e Lavagno, tutti comuni situati nella provincia veronese. La denominazione di origine controllata e garantita "Recioto di Soave" è esclusivamente riconosciuta ai vini ottenuti da uve del vitigno Garganega. Possono inoltre concorrere, purche' trattate nella medesima maniera, anche le uve provenienti dal vitigno Trebbiano di Soave fino ad un massimo del 20%.
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