Ingredienti: per 4 persone
200 g di zucchero
100 g di maizena
1 l di latte
1 dl di acqua di fiori di arancio
2 limoni non trattati
1 rametto di menta
Il biancomangiare non era una ricetta specifica, ma una preparazione medievale basata sulle presunte qualità del colore bianco, simbolo di purezza e ascetismo. Cibo destinato alle classi superiori, prese il nome dal colore degli ingredienti che prevalevano nella sua elaborazione, come petto di pollo, latte, mandorle, riso, zucchero, lardo, zenzero bianco, ecc. Si ritiene che abbia avuto origine in Francia per la frequente presenza negli antichi ricettari di termini come blanche mangieri, balmagier, bramagére.
Preparazione: 15’ più tempi aggiuntivi + 15’ di cottura
- Lavate e asciugate i limoni e prelevatene la buccia con il rigalimoni.
- Ponete la maizena in una casseruola e diluitela con poco latte freddo versato a filo, mescolando continuamente per evitare che si formino grumi.
- Aggiungete l’acqua di fiori di arancio, lo zucchero, la buccia di uno dei due limoni e incorporate poco alla volta il latte rimasto.
- Ponete la casseruola su fiamma media e cuocete il composto finché si sarà addensato, mescolando continuamente.
- Eliminate la buccia di limone filtrando il composto attraverso un colino a maglie fitte e versate la preparazione in uno stampo bagnato di acqua fredda; lasciate intiepidire, quindi ponete il budino in frigorifero a raffreddare per almeno 3 ore.
- Sformate sul piatto da portata, decorate con la buccia del limone rimasto e con alcune foglioline di menta lavate e asciugate e servite in tavola.
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