Colli Euganei Fior d’Arancio è un vino DOCG prodotto nella provincia di Padova nella la zona dei colli Euganei.
Il Colli Euganei Fior d’Arancio Docg appartiene alla grande famiglia dei Moscati e si caratterizza per un profumo intenso e persistente che ricorda il fiore degli agrumi siciliani, laggiù chiamato zagara, dall’arabo zahara. Dalla versione secca a quella dolce, dallo spumante al passito si distingue per la sua incomparabile finezza che lo rende adatto ad ogni momento, soprattutto a quelli più speciali
Il Fior d’Arancio D.O.C.G. prodotto con l’omonima uva, che sui Colli Euganei (Padova) ha trovato da tempo immemorabile il suo habitat naturale, è il vino ideale per accompagnare le feste di fine anno
Vitigni con cui è consentito produrlo:
Moscato Giallo: minimo 95.0%
Altri vitigni di varietà aromatiche idonei alla coltivazione nella provincia di Padova: massimo 5%
Caratteristiche:
Lo spumante di un brillante giallo paglierino, con riflessi dal verdolino al dorato, avvolge in una nuvola di aromi citrini, è dolce ed equilibrato.
La versione secca rappresenta la quintessenza del vino aromatico, e regala un bouquet di fiori bianchi, di erbe aromatiche e di albicocca.
Il passito conquista già all'esame visivo per il suo color oro, i profumi sono i più svariati, dalla frutta candita al miele, fino ad arrivare a sentori ampi ed eterei, che si susseguono inarrestabili nei calici
Abbinamenti consigliati:
La versione spumante e secca, accompagnano di buon grado l'aperitivo con stuzzichini fritti, o con lieve tendenza dolce. Nuovamente incontriamo la versione secca con risotti importanti, e la versione spumante con preparazioni dolciarie delicate, con creme e frutta.
Il passito, acompagna formaggi erborinati, patè e fegato d'oca, biscotteria secca e dolci di struttura.
Il Fior d'Arancio d.o.c.g.
Un antico vitigno compie un lungo viaggio per giungere nei Colli Euganei.
Mantiene il riserbo e non svela da quale terra lontana è partito, forse dalla Siria, o forse dalla Mesopotamia. Giunto nelle nostre colline, trova mani sapienti che sanno prendersene amorevole cura.
La sua preziosa uva, nel terroir euganeo, dà vita ad un nettare che racconta dei luoghi esotici da cui è partito. Gli inebrianti sentori di zagara ne annunciano l’evocativo nome “Fior d’Arancio”. Dalla Doc riconosciutagli nel 1994, molta strada percorre ancora, e grazie all’instancabile lavoro dei nostri vignaioli, nel 2011 conquista la Docg. Si possono fregiare della nuova Denominazione di Origine Controllata e Garantita, il Fior d’Arancio spumante, il Fior d’Arancio passito e la nuova versione, denominata semplicemente Fior d’Arancio, che identifica un vino tranquillo dal sapore da secco a dolce.
I Colli Euganei.
I Colli Euganei, spesso definiti “come scogli nel mare”, si ergono fieri, nel cuore orientale della pianura padana. Queste alture, formatesi a seguito di un susseguirsi di differenti manifestazioni vulcaniche avvenute circa 35 milioni di anni fa, coprono una superficie totale di circa 19.000 ettari. Hanno un perimetro di 65 chilometri e si sviluppano in un centinaio di colline la cui altezza massima è raggiunta dal monte Venda con i suoi 604 m. s.l.m..
A livello amministrativo sono divisi in 15 comuni e dal 1989 vengono tutelati e salvaguardati dall’ente Parco Regionale dei Colli Euganei.
Questo manipolo di impavide colline si staglia all’orizzonte a sud ovest della provincia di Padova, e dista circa 60 chilometri da Venezia. Da Villa Beatrice d’Este sulla sommità del Monte Gemola, nei giorni d’aria tersa si scorge il campanile di Piazza San Marco.
I primi insediamenti umani risalgono ad epoche davvero addietro nel tempo, e fin da allora è presente la coltura della vite.
Nella vocazione di questa terra è racchiuso il suo destino, e grazie alla passione e al duro lavoro dei nostri vignaioli, i vini euganei hanno raggiunto livelli qualitativi molto elevati.
Queste colline, quasi una cornice naturale della città di Venezia, sono terra di Moscati, primo fra tutti il giallo che ha eletto le nostre alture a sua dimora d’eccellenza; ma i Colli Euganei sono anche terra di Serprino e Garganega, e terra di Merlot, Carmenere e Cabernet Sauvignon.
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