Ricetta per persone n.
4
Ingredienti:4 uova
150 g di zucchero integrale
150 g di farina integrale
50 di farina 00
50 di Nocciole del Piemonte, già sgusciate
50 g di cioccolato fondente
10 g di cacao in polvere
20 g di biscotti sbriciolati
sale
burro per lo stampo
Per lo sciroppo:
2 dl di Malvasia di Casorzo d’Asti
80 g di zucchero semolato
Per la glassa:
100 g di zucchero a velo
2 cucchiai di Malvasia di Casorzo d’Asti
Preparazione: 30’ più il tempo di raffreddamento e asciugatura + 40’ di cottura
- Tritate molto finemente le nocciole nel mixer e spezzettate il cioccolato.
- Lavorate in una terrina i tuorli con metà zucchero fino a ottenere una crema soffice.
- Montate gli albumi, incorporate lo zucchero rimasto e amalgamateli al composto di tuorli, poi aggiungete le farine setacciate insieme con il cacao e le nocciole, quindi unite i pezzetti di cioccolato e amalgamate bene tutti gli ingredienti.
- Ungete di burro uno stampo a cassetta e cospargetelo con i biscotti sbriciolati.
- Versate il composto e lasciate cuocere in forno a 190 °C per 20 minuti, poi incidete con un coltello bagnato la superficie del dolce nel senso della lunghezza con un taglio nel centro così da permettere al dolce di aprirsi, quindi proseguite la cottura per altri 15 minuti.
- Sfornate e lasciate intiepidire su una gratella.
- Preparate lo sciroppo: portate a ebollizione il vino con lo zucchero, quindi spennellate il dolce con tutto lo sciroppo ottenuto. Lasciate raffreddare completamente il dolce.
- Preparate la glassa: raccogliete lo zucchero a velo in una bacinella con il vino e mescolate fino a ottenere un composto cremoso.
- Versate la glassa sul dolce nel centro e, aiutandovi con un cucchiaio, distribuitela uniformemente, quindi lasciate asciugare per alcune ore.
Vino consigliato: zccompagnate la torta con la rossa e dolce Malvasia di Casorzo d’Asti o il Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese.
La zona di produzione di questo profumato vino dolce rosso comprende il territorio amministrativo dei comuni di Casorzo e Grazzano Badoglio in provincia di Asti, Vignale Monferrato, Altavilla Monferrato, Ottiglio e Olivola in provincia di Alessandria.
È prodotto utilizzando uve di una particolare varietà di Malvasia a bacca nera, che prende il nome dal comune di Casorzo. Tale vitigno concorre alla formazione di questo vino per almeno il 90%; possono essere aggiunte uve di vitigni della tradizione piemontese come Freisa, Grignolino, Barbera o di altri vitigni aromatici, raccomandati o autorizzati nella zona di origine secondo quanto previsto dal disciplinare di produzione.
Il Malvasia di Casorzo DOC può essere piacevolmente frizzante e viene prodotto nelle tipologie Rosso, Rosato, Spumante e Passito. Quest’ultima variante è ottenuta con uve sottoposte ad appassimento sulla pianta: è di colore rosso rubino carico, di odore complesso, intenso di frutta rossa e di confettura; al palato è particolarmente dolce e vellutato. Si beve giovane, entro 1 o 2 anni dalla vendemmia, per preservarne aromaticità, profumi, fragranza e freschezza.
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Il Malvasia di Casorzo è un prodotto molto particolare, non solo per i pochissimi ha di vigneto presenti solo nei terreni tra i piccoli paesi di Casorzo e Molignano, ma per le sue note aromatiche.
RispondiEliminaVino da servire a circa 10°C, da dessert (crostate di frutta, torte alla nocciola), frutta (pesche, fragole), formaggi (per chi ama l'agrodolce), o come aperitivo.
Nessun tono dolceamaro per una torta al cioccolato che si arà ricordare a lungo per la sua dolcezza. Fantastico!
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