Queste pesche sono deliziose, la casa profumera’ di estate quando le cucinerete, il sapore e’ intenso, dolce, fruttato, complesso (sembra la descrizione per un vino!).
Ricetta per persone n.
4
Ingredienti:
4 pesche ben sode
1 lime
250 g di zucchero
5 cm di zenzero
2 baccelli di cardamomo
Per la decorazione:
50 g di pistacchi freschi
panna montata
Preparazione: 20’ + 20’ di cottura
- Sbollentate le pesche per tre-quattro minuti, sgocciolatele, sbucciatele.
- In una casseruola versate 600 ml d’acqua, aggiungete lo zucchero, mescolate per farlo sciogliere, unite lo zenzero tagliato a fettine e il cardamomo leggermente pestato, ponete sul fuoco, e lasciate sobbollire per cinque minuti.
- Spremete il lime, aggiungete il succo e le bucce allo sciroppo.
- Tagliate a metà le pesche, snocciolatele, immergetele nello sciroppo, lasciatele in infusione per cinque-dieci minuti.
- Eliminate le bucce del lime, sgocciolate le pesche con una paletta forata e mettetele da parte.
- Portate a bollore lo sciroppo, fatelo ridurre della metà, versatelo caldo sulle pesche e lasciate raffreddare a temperatura ambiente.
- Servite le pesche cosparse di pistacchi tritati e ciuffi di panna montata.
Quanto nutre una porzione: 516 calorie
Vino consigliato: Asti Spumante
Fino a qualche anno fa trovare vini di qualità era piuttosto difficile.
Tra i bianchi regnavano i colori paglierini e profumi fruttatini, e dopo un paio d'anni erano già irrimediabilmente in caduta libera.
Anche per i rossi le produzioni italiane di pregio si contavano sulle dita delle mani.
Per non parlare dei vini da dessert e da meditazione, sconosciuti e trascurati anche dai più affermati marchi nostrani.
E il mondo delle bollicine? Solo una parodia dei più affermati prodotti d'oltralpe.
Ma per fortuna da poco più di una decina d'anni tutto é cambiato, e l'Italia enologica ha saputo bruciare le distanze che la separavano dai grandi del mondo. Questa marcia a tappe forzate ha prodotto una serie di vini splendidi, qualche volta anche qualche grossolano errore, ma ormai anche per il più sperduto vignaiolo la parola d'ordine é "qualità".L’Asti Spumante DOCG nasce da uve Moscato bianco coltivate nei vigneti aziendali con esposizione sud-sud/ovest formati da terreni argillo-tufacei ricchi di calcare. La zona é ventilata e collinare, situata ad un'altitudine che varia dai 320 ai 380 metri, e le uve rimangono sempre perfettamente sane durante tutto il periodo della vendemmia. L'Asti viene ottenuto pressando i grappoli in modo soffice e ottenendo un mosto molto profumato e zuccherino che viene fatto fermentare parzialmente in autoclavi fino al raggiungimento della gradazione alcolica di circa 7 gradi, e contemporaneamente di una pressione di circa 3 atmosfere. Tutto il processo di spumantizzazione avviene con il rigoroso controllo delle temperature, che vengono mantenute basse sui 12-14°C in modo da facilitare la formazione delle bollicine fini e persistenti indice di qualità. Segue l'imbottigliamento isobarico (cioé senza perdita di pressione) e la commercializzazione.
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sono delle coppe bellissime!
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