Ingredienti:
Per circa 25 moretti:
280 g di farina
120 g di burro
120 g di zucchero
100 g di cioccolato fondente
1 cucchiaio di cacao amaro
2 uova
1 tuorlo
1 arancia
1 sacchetto di granella di zucchero
Preparazione: 25’
- Preriscaldate il forno a 180°.
- Nel frattempo, foderate la placca con l’apposita carta.
- Sul piano di lavoro disponete la farina a fontana, al centro mettete il burro a fiocchetti, lo zucchero, il cioccolato grattugiato, il cacao, la buccia grattugiata dell’arancia (che può essere sostituita anche da duetre cucchiaini d’acqua di fior d’arancio), un uovo e un tuorlo, impastate.
- Tirate la pasta a disco di tre-quattro millimetri di spessore.
- Con le apposite formine, possono essere anche di forme diverse, ritagliatevi i biscotti.
- Allineateli sulla placca foderata, spennellateli con l’uovo sbattuto, guarniteli al centro con la granella, cuoceteli in forno per circa 15 minuti.
- Questo speciale zucchero ha la caratteristica di non sciogliersi al calore del forno.
- Ritirate i biscotti, lasciateli raffreddare, serviteli.
Quanto nutre una porzione: 133 calorie
Vino consigliato: Vermouth Rosso
Il vermut o (raro) vermutte oppure, secondo la grafia francese, vermout o vermouth, è un vino liquoroso aromatizzato, di gradazione alcolica non inferiore al 16% e non superiore al 21% in volume, ottenuto da vini bianchi zuccherini dal sapore neutro e delicato (bianco secco), da alcol a 95–96°, da zucchero (saccarosio) e da piante aromatiche, delle quali la più importante è l'assenzio maggiore (Artemisia absinthium L.) una pianta della famiglia delle Compositae. È un ingrediente primario di numerosi cocktail.
Il vermut fu inventato nel 1786 da Antonio Benedetto Carpano a Torino, che scelse questo nome riadattando il termine Wermut, con il quale viene chiamata l'artemisia maggiore in lingua tedesca.
Nella seconda metà dell’Ottocento, Carlo Gancia inizia a produrre il vermut classico, accanto al celebre spumante nato nel 1850, e nel 1913 venne inventato il “Gancia bianco” il primo vermut bianco italiano.
Per legge (n. 224 del 23 gennaio 1934) il termine vermut è riservato ad un prodotto ottenuto da vino di produzione nazionale addizionato di sostanze aromatiche e amaricanti permesse.
La gradazione alcolica non deve essere inferiore al 16% in volume e il contenuto in zuccheri complessivi, espressi come zucchero invertito, non inferiore a 14 grammi per 100 ml. Nei vermut indicati come secchi o dry il contenuto alcolico minimo è del 18% e gli zuccheri non possono eccedere i 14 grammi.
Gli aromi derivano da:
foglie o piante intere di artemisia o assenzio (aroma principale prescritto dalla legge n. 108 del 16 marzo 1958, ad esclusione di alcuni tipi destinati all'esportazione), di camedrio, di cardo santo, della centaurea minore, della coca, dell'issopo, della maggiorana, della melissa, del dittamo, del timo, della salvia;
i fiori di camomilla, di luppolo, di sambuco, di zafferano, chiodi di garofano;
i frutti di anice stellato, di finocchio, di coriandolo, di cardamomo, di arancio (cortecce), macis, noce moscata, fava tonka, vaniglia;
le radici di angelica, di calamo aromatico, di enula campana, di galanga, di genziana, d'imperatoria, di ireos, di zenzero, di zedoaria;
le scorze di cannella, di china, di melograno;
il legno di quassio;
il succo di aloe.
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