In questo dessert a base di frutta gli ingredienti sono essenziali e gustosi, una ricetta da leccarsi le dita che vi farà dimenticare la dieta.
200 g di pasta sfoglia pronta
3 fichi
3 pere
4 palline di gelato al miele
2 cucchiai di burro
2 cucchiai di zucchero di canna
farina per la spianatoia
burro per gli stampini
Preparazione: 20’ + 25’ di cottura
- Lavate, sbucciate i fichi e divideteli a spicchi; sbucciate le pere, tagliatele a quarti, privatele del nocciolo e riducetele a fettine.
- Scaldate il burro in un pentolino, sciogliete lo zucchero e unite le pere e i fichi.
- Fate cuocere per circa 2 minuti, caramellando i frutti, quindi toglieteli dal condimento.
- Stendete la pasta sfoglia su una spianatoia infarinata, ritagliatene 4 dischi con uno stampino tagliapasta e adagiateli in altrettanti stampini bassi da forno imburrati.
- Distribuite sopra i fichi e le pere, lasciando al centro uno spazio per il gelato, quindi passate in forno caldo a 180 °C per circa 20 minuti.
- Sfornate, sformate le tortine di fichi e pere nei piatti individuali e servite, distribuendo al centro di ciascuna una pallina di gelato al miele.
Vino consigliato: stappate una spumeggiante, Malvasia di Casorzo d’Asti, un succo centrifugato di ribes nero.
La zona di produzione di questo profumato vino dolce rosso comprende il territorio amministrativo dei comuni di Casorzo e Grazzano Badoglio in provincia di Asti, Vignale Monferrato, Altavilla Monferrato, Ottiglio e Olivola in provincia di Alessandria.
È prodotto utilizzando uve di una particolare varietà di Malvasia a bacca nera, che prende il nome dal comune di Casorzo. Tale vitigno concorre alla formazione di questo vino per almeno il 90%; possono essere aggiunte uve di vitigni della tradizione piemontese come Freisa, Grignolino, Barbera o di altri vitigni aromatici, raccomandati o autorizzati nella zona di origine secondo quanto previsto dal disciplinare di produzione.
Il Malvasia di Casorzo DOC può essere piacevolmente frizzante e viene prodotto nelle tipologie Rosso, Rosato, Spumante e Passito. Quest’ultima variante è ottenuta con uve sottoposte ad appassimento sulla pianta: è di colore rosso rubino carico, di odore complesso, intenso di frutta rossa e di confettura; al palato è particolarmente dolce e vellutato. Si beve giovane, entro 1 o 2 anni dalla vendemmia, per preservarne aromaticità, profumi, fragranza e freschezza.
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