Il Buccellato di Lucca non ha una ricetta riconosciuta, come accade spesso per i dolci appartenenti ad una tradizione locale, e ogni forno e pasticceria ritiene di custodirne il segreto per una perfetta riuscita.
Ingredienti: per 6 persone
1 pane buccellato di 250 g
fragoline di bosco
zucchero a velo
Per la crema inglese:
150 g di zucchero
1 scorzetta di limone
4 tuorli
1/2 l di latte
Preparazione: 40’ più il tempo di lievitazione + 1 ora di cottura
- Preparate la crema inglese: portate a ebollizione il latte con 70 g di zucchero e la scorzetta di limone.
- A parte lavorate i tuorli con lo zucchero restante, fino a ottenere un composto morbido e spumoso.
- Versate nella crema di tuorli e zucchero il latte ancora caldo, dopo averlo privato della buccia di limone, quindi mettete il tutto nella casseruola e riportate a ebollizione.
- Fate addensare a fuoco dolce e sempre mescolando, fino a quando otterrete una crema vellutata e piuttosto densa.
- Toglietela dal fuoco e versatela in una ciotola fredda passandola attraverso un colino fine.
- Lasciatela raffreddare completamente.
- Nel frattempo tagliate il buccellato a fette e fatele tostare in forno caldo a 140 °C per una decina di minuti, voltandole a metà cottura.
- Spolverizzate il buccellato di abbondante zucchero a velo e servitelo insieme con la crema inglese e le fragoline di bosco mondate e lavate.
Vino consigliato: con il buccellato scegliete un vino zuccherino che armonizzi con la dolcezza della portata, come il Moscatello di Montalcino o il Vino Santo del Trentino.
Il Moscadello di Montalcino è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Siena, in particolare nel comune di Montalcino. Può essere prodotto anche nelle varietà Moscadello di Montalcino frizzante e Moscadello di Montalcino Tranquillo.
Caratteristiche organolettiche.
colore: giallo paglierino.
odore: caratteristico, delicato, fresco, persistente.
sapore: aromatico, dolce, armonico, caratteristico.
Nel territorio di Montalcino, la coltivazione dell'uva di qualità Moscadella affonda le sue origini già nel Rinascimento: basti pensare che già un famoso storico d'enologia italiano, Sante Lacerio, bottigliere tra l'altro di Papa Paolo III, apprezzava le caratteristiche di un Moscadello dall'aspetto dorato, amabile e piacevole senza tuttavia essere eccessivamente dolce, caratteristiche che ricalcano alla perfezione quelle del Moscadello di Montalcino. La coltivazone dei vitigni di uva Moscadella, in Toscana, venne quasi integralmente distrutta dagli attacchi della Fillossera (Daktulosphaira vitifoliae), e non vennero ricostituiti se non negli ultimi decenni del secolo scorso, in gran parte mediante l'utilizzo di uve di tipo Moscato bianco originarie del Piemonte.
Abbinamenti consigliati.
Il Moscadello di Montalcino, considerate le sue caratteristiche, è un vino ottimo per accompagnare frutta, dessert o addirittura il gelato.
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