Le castagne si prestano a numerose preparazioni, sia salate sia dolci. In pasticceria sono conosciute sotto forma di marron glacé, ossia marroni sottoposti a molteplici e prolungati trattamenti in sciroppo di zucchero: grazie a un processo di osmosi i frutti cedono acqua e assorbono sciroppo, così da candirsi. La preparazione qui proposta è molto più rapida, di facile esecuzione, ma sicuramente garantisce un ottimo risultato.
Ricetta per persone n.
4
Ingredienti:
1 kg di grossi Marroni San Zeno
1 baccello di vaniglia
1 foglia di alloro
150 g di zucchero
50 g di burro
1,5 dl di rum bianco
Marrone di San Zeno (DOP) è il nome di un prodotto ortofrutticolo italiano a Denominazione di origine protetta.
Il Marrone di San Zeno rappresenta fin dal Medioevo un’importante fonte economica per l’area che si estende tra le sponde del Lago di Garda e il fiume Piave, sul versante veronese del Monte Baldo. Dai boschi di castagno, che si sviluppano tra 250 e 900 metri di altitudine, si ricavano frutti dalla forma tondeggiante, con base rettangolare; il guscio è di colore marrone chiaro con striature brune, il seme chiaro con superficie rugosa. Consistenti e polpose, queste castagne hanno sapore dolce.
Una volta raccolti, i frutti vengono controllati e sottoposti a trattamenti in grado di prolungarne il periodo di conservazione: la “novena”, realizzata mediante immersione in acqua per 9 giorni , o la “rissara”, l’esposizione all’aria per un periodo che può variare da 8 a 15 giorni. Al termine i marroni vengono divisi in base alla pezzatura: i più grossi sono destinati a essere commercializzati freschi nei mercati ortofrutticoli, mentre gli altri sono avviati verso le industrie dolciarie o vengono essiccati.
Preparazione: 30’ + 35’ di cottura.
- In una ciotola capiente sbattete con una frusta i tuorli e la metà dello zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
- Incorporate il cacao e mescolate bene.
- Versate il latte a filo fino a diluirlo completamente, senza smettere di mescolare.
- Aggiungete la panna e il cioccolato tagliato a piccoli pezzi e amalgamate il tutto.
- Versate il preparato in un pentolino e portatelo a cottura a bagnomaria, mescolando continuamente finché inizierà ad addensarsi.
- Fate caramellare lo zucchero rimasto in un altro pentolino, incorporatelo al composto preparato, mescolate bene e fate cuocere ancora alcuni minuti.
- Togliete la crema dal fuoco, suddividetela in quattro coppette di vetro, guarnite con un poco di panna montata e servitela accompagnata con le tegole valdostane.
Vino consigliato: servite vini dolci come il Breganze Torcolato o la Malvasia di Bosa.
Il vino bianco Breganze Torcolato prodotto principalmente in Veneto è un vino Torcolato Di Breganze Bianco Dolce, la cui coltivazione e preparazione abbonda principalmente nei comuni di Breganze, Fara, Mason, E Marostica, Bassano, Sandrigo, dove con il passare degli anni la storia del vino Breganze Torcolato Di Breganze Doc ha assunto le caratteristiche di un prodotto di qualità indiscutibile. Tanti sono, difatti, i produttori di qualità presenti in questa regione, alcuni dei quali di distinguono per per il sapore unico ed inconfondibile dei propri vini e per l'elevato livello qualitativo della loro coltivazione. Anche il vino Breganze Torcolato Di Breganze Doc si caratterizza per i medesimi aspetti che contraddistinguono tutti i vini bianchi che, a differenza dei vini rossi, sono distinti da una vinificazione che non prevede il contatto tra vinacce e mosto in trasformazione.
Caratteristiche:
In relazione alla vinificazione dei vini bianchi, ovvero in merito a quell'iter che consente all'uva di trasformarsi in vino, si deve essere molto cauti in ogni fase visto che va evitato il contatto con l'aria che potrebbe provocare ossidazione e quindi peggiorare le caratteristiche organolettiche del vino stesso. Anche il vino Breganze Torcolato Di Breganze Doc si caratterizza per alcuni aspetti che sono comuni a tutti i vini bianchi: il colore che esteriormente si mostra giallo in tonalità che mutano dall'ambrato al verdolino, dal dorato al paglierino, il profumo che per grandi linee assume i toni del floreale o del fruttato, il sapore solitamente meno intenso rispetto a quello dei vini rossi. I vini bianchi, invero, sono in linea di massima meno alcolici dei rossi e quindi più facilmente bevebili anche nei periodi caldi, e si distinguono per un sapore dai toni caldi con lievi sfumature di liquirizia, cannella e tabacco biondo. I vini bianchi vanno consumati solitamente dopo due o tre anni dalla vendemmia, anche se negli ultimi anni alcuni intenditori stiano rivalutando la capacità dei vini bianchi di stagionare. Proprio per questo esistono alcuni vini bianchi molto longevi, che in linea generale sono il risultato di una vinificazione abbastanza particolareggiata.
Ricette consigliate:
La saporita cucina e le storiche tradizioni culinarie della regione Veneto sono ben esaltate dal gusto e dagli aromi inconfondibili del vino Breganze Torcolato Di Breganze Doc. In generale questo tipo di vino riesce a sposarsi bene concon quasi tutti i prodotti del territorio, ma se volete gustarne appieno il gusto allora vi consigliamo le seguenti ricettepanettoni elaborati, canederli di ricotta con salsa al rabarbaro, torta di pere e cioccolato. Da non dimenticare che questo vino Torcolato Di Breganze Bianco va servito come la maggior parte dei vini bianchi ad una temperatura che può andare tra i 7° e i 9°, preferendo per il servizio il calice, la flute o la coppa.
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Il Consorzio di Tutela del Marrone di San Zeno D.O.P. nasce dall'iniziativa di un gruppo di produttori di marroni del monte Baldo Veronese che, nel 1997, hanno costituito l'Associazione del Marrone di San Zeno. L'obiettivo principale dell'Associazione era rimettere in piedi la castanicoltura del Baldo e salvaguardare l'ambiente, le tradizioni e i costumi locali. Ma il solo modo per riuscirci era permettere ai produttori di ottenere un prezzo migliore per il proprio prodotto e ricavare un reddito dalla castanicoltura.