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settembre 21, 2013

Torta di mele al rosmarino.

Ricetta per persone n.

4

Ingredienti:

2 mele di medie dimensioni
1/2 limone non trattato
2 uova
200 g di zucchero
280 g di farina 00
1 cucchiaino di lievito in polvere
120 g di burro
1 cucchiaino di rosmarino, finemente tritato
sale
zucchero e ciuffetti di rosmarino per decorare
burro per lo stampo
farina per lo stampo

Torta di mele al rosmarino
Preparazione: 20’ + 40’ di cottura.

  • Sbucciate le mele, privatele del torsolo, tagliatele a fettine e mettetele in una ciotola.
  • Spruzzatele con il succo filtrato del limone affinché non anneriscano e tenetele da parte.
  • Sgusciate le uova in una ciotola e sbattetele con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
  • Setacciate a parte la farina, il lievito e una presa di sale e aggiungete poco per volta metà di questa miscela ottenuta al composto di uova e zucchero.
  • Fate fondere a fiamma dolce il burro in un pentolino e versatelo a filo nell’impasto, mescolando con attenzione per non farlo sgonfiare.
  • Aggiungete infine il rosmarino tritato, la buccia del limone grattugiata e il resto della miscela di farina e lievito; amalgamate bene il tutto.
  • Imburrate e infarinate uno stampo da forno rotondo oppure ovale, versate l’impasto, distribuite sulla superficie le fettine di mela e decorate con i ciuffetti di rosmarino.
  • Passate la torta in forno a 180 °C e cuocete per circa 40 minuti: sarà cotta se infilando uno stecchino nell’impasto questo resterà completamente asciutto.
  • Sfornate, lasciate raffreddare, spolverizzate la superficie con un poco di zucchero e servite.

Vino consigliato: con il dolce di mele stappate un vino a sua volta zuccherino, come il Colli del Trasimeno Vin Santo o il Moscato d’Asti.

Moscato_d'Asti

Da notare che Asti spumante e Moscato d'Asti, pur facendo parte della medesima DOCG ed essendo ambedue espressioni di Moscato bianco, sono due vini diversi: il primo è uno spumante, il secondo non è uno spumante. Spesso sono confusi dal consumatore nonché, cosa più grave, dai ristoratori.

In effetti il Moscato d'Asti, non subendo la presa di spuma, è caratterizzato talvolta da una lieve frizzantezza naturale (si dice che è "vivace") oppure è tranquillo. Il disciplinare prevede entrambe le possibilità.

La zona di produzione del vino "Asti spumante" e "Moscato d'Asti" è compresa nei territori di 52 Comuni delle province di Asti, Cuneo e Alessandria.

Prodotto quasi esclusivamente da aziende di dimensioni medio piccole o da cantine cooperative che trasformano solamente le uve dei propri vigneti, il Moscato d'Asti ha raggiunto livelli qualitativi straordinari grazie alla diffusione della moderna tecnologia enologica, in particolare quella del freddo, che ha consentito di mantenere nel vino gli aromi ed i sapori del frutto e, nello stesso tempo, di stabilizzare il prodotto permettendone la conservazione ed il trasporto.

Storia, tradizione, dedizione imprenditorialità geniale, applicazione e ricerca continua lo mantengono prezioso esaltandone le peculiari caratteristiche.

La denominazione di origine controllata e garantita "Asti" (unico disciplinare) è riservata a due vini:
a) il vino spumante ("Asti" o "Asti spumante");
b) il vino bianco non spumante ("Moscato d'Asti").

Il Consorzio dell'Asti tutela anche il Moscato d'Asti che, pertanto, è sottoposto agli stessi controlli da sempre messi in atto sull'Asti Spumante. Con la D.O.C.G., inoltre, molte aziende vitivinicole dirette produttrici si sono iscritte al Consorzio che ha costituito al suo interno suo interno il Consiglio del Moscato d'Asti al fine di tutelare il prodotto dalle imitazioni e per far crescere il livello qualitativo e valorizzare l'immagine, peraltro già alta, del prodotto.

             

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