La sapa è in pratica il mosto d’uva lasciato bollire a fuoco basso per circa cinque-sei ore schiumandolo di tanto in tanto. Va poi lasciata raffreddare nel suo recipiente di cottura ed è pronta appena diventa filante. Una volta, soprattutto in campagna, si preparava in casa, oggi il composto si compera pronto nelle drogherie. È una salsa di colore scuro tipica dell’Emilia Romagna, ma era conosciuta fin dai tempi dei Romani. Si presta come condimento per polenta, ceci, castagne e fagioli, accompagna i formaggi saporiti e molti dolci caratteristici regionali.
Ricetta per persone n.
6
Ingredienti:
100 g di zucchero
4 limoni
6 cucchiai di sapa
1 albume
Preparazione: 10’ + 1 ora in freezer + 1 ora di cottura
- Mescolare nel latte tiepido la grappa, il sale e la farina.
- Aggiungere poi i rossi d'uovo e lasciar riposare la pastella.
- Incorporare i bianchi montati a neve.
- Scaldare abbondante grasso (olio da frittura, strutto) in una padella e lasciar scendere la pastella attraverso un imbuto (esiste un apposito Straubentrichter!) in modo da creare una lunga spirale (il verbo strauben significa arricciare).
- Quando è dorata da un lato, girarla in modo che sia ben dorata da tutte le parti.
- Si mangia senza null'altro, oppure inzuccherata o con un po' di crema di susine (Zwetschgenmus).
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