Ricetta per persone n.
4
Ingredienti:
300 g di Ricotta Romana 250 g di zucchero
3 uova grosse
3 cucchiai di panna fresca
100 g di farina
1 bustina di lievito vanigliato
1 bustina di vanillina
2 arance non trattate
sale
burro per lo stampo
farina per lo stampo
Per la salsa:
3 arance non trattate
300 g di zucchero
1 dl di liquore all’arancia
Preparazione: 30’ + 35’ di cottura.
- Setacciate la ricotta in una terrina e lavoratela con lo zucchero fino a ottenere una crema omogenea.
- Aggiungete i tuorli uno alla volta, la panna e, poco per volta, la farina setacciata con il lievito e la vanillina. Incorporate la scorza delle arance grattugiata e, delicatamente, gli albumi montati a neve con una punta di sale.
- Versate il composto in uno stampo a cassetta imburrato e infarinato, riempiendolo fino a due terzi, e cuocetelo in forno a 170° per circa 35 minuti.
- Lasciate intiepidire nel forno spento.
- Preparate la salsa: lavate le arance e punzecchiatele con uno stecchino, poi cuocetele in acqua bollente per 5 minuti, scolatele bene, strizzatele leggermente e frullatele con lo zucchero.
- Mettete il composto in una piccola casseruola antiaderente, aggiungete 1 dl di acqua e il liquore, quindi fatelo cuocere a fuoco moderato per circa 25 minuti, rigirandolo spesso con un cucchiaio di legno, fino a ottenere una consistenza gelatinosa.
- Lasciate intiepidire e servite il cheese-cake freddo con la salsa
- Vino consigliato: Con il cheese-cake servite un vino zuccherino come il Frascati Amabile o il Colli di Scandiano e di Canossa Bianco Amabile.
Già nell’antichità questo vino riforniva i celebrati banchetti dell’Urbe. Successivamente i papi Innocenzo X e Clemente X, quando furono eletti, fecero zampillare il Frascati dalle fontane di Roma in segno di festa. I vitigni idonei alla vinificazione del Frascati sono Malvasia Bianca di Candia e/o Trebbiano Toscano (minimo 70%); Malvasia del Lazio e Greco (massimo 30%); altre uve a bacca bianca concorrono per un massimo del 10%. Oltre a essere prodotto secco può essere vinificato Spumante, Amabile, Cannellino o Dolce. Esistono infine un Frascati Novello e un Frascati Superiore, quest’ultimo dotato di un’alcolicità minima di 11,5%.
La zona di produzione è particolarmente vocata per la viticoltura grazie alla composizione dei terreni, ricchi di sali di potassio e di fosforo, e al clima mitigato dalla presenza di numerosi laghi. Un tempo il paesaggio collinare era dominato da boschi e vigneti. I boscaioli costruivano capanne utilizzando un cespuglio tipico del posto, la frascata, che ha dato nome alla città di Frascati quando era solo un insediamento di capanne. La frascata ha dato nome anche al vino qui prodotto: le frasche appese alle porte delle taverne, stavano a significare che il vino nuovo, ossia il bianco locale, era pronto.
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