Ricetta per persone n.
4
Ingredienti:
500 g di farina 00
confettura di amarene
6 tuorli
250 g di zucchero semolato
125 g di burro
1 limone non trattato
1/2 bustina di lievito in polvere
zucchero a velo
burro per la placca
Preparazione: 45 minuti più il tempo di riposo + 20’ di cottura
- Setacciate la farina sulla spianatoia formando la fontana, unite nel centro i tuorli con lo zucchero semolato, il burro morbido, la buccia del limone grattugiata e infine il lievito.
- Impastate velocemente tutti gli ingredienti, poi raccogliete la pasta formando una palla, avvolgetela nella pellicola trasparente e fatela riposare per 30 minuti in un luogo fresco.
- Stendete la pasta ottenuta con il matterello in una sfoglia piuttosto sottile; ricavate dalla pasta tanti dischi.
- Distribuite su ognuno un cucchiaio di confettura di amarene, quindi ripiegateli su se stessi sigillando bene i bordi e cercando di modellarli a forma di cornetto.
- Distribuite i dolcetti sulla placca leggermente imburrata, quindi fateli cuocere in forno a 180 °C per 18-20 minuti.
- Sfornateli e fateli raffreddare su una gratella, spolverizzateli di abbondante zucchero a velo e serviteli.
La zona di produzione della DOC Molise interessa una vasta area della regione. I vigneti da cui si ottengono i vini rientranti in questa DOC sono situati nei territori collinari e pedecollinari di cinquantaquattro comuni in provincia di Campobasso e sedici in provincia di Isernia, capoluoghi compresi. La denominazione può dirsi “Molise” o “del Molise”. Il disciplinare di produzione contempla una vasta gamma di vini rossi, bianchi, dolci e spumanti.
Tra i vini dolci spicca per profumi ed eleganza il Molise Moscato Passito. Il vino è ottenuto da uve sottoposte ad appassimento totale o parziale. L’appassimento, l’ammostamento e l’imbottigliamento di questi vini devono obbligatoriamente avvenire in stabilimenti siti all’interno dei confini regionali.
L’appassimento si può svolgere direttamente sulla pianta (appassimento naturale) oppure, dopo la raccolta, in locali idonei (appassimento artificiale).
Le uve Moscato erano conosciute nell’antichità con il nome di uve “apiane” perché una volta giunte a maturazione attiravano le api.
Pare che le origini di questo vitigno siano greche. La famiglia dei Moscato annovera al suo interno una moltitudine di varietà diverse.
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