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luglio 11, 2013

Ciambelline campagnole abruzzesi, una ricetta gustosa e semplice da realizzare.

ciambelline campagnole

Ricetta per persone n.
4

Ingredienti:
250 g di farina 00
100 g di zucchero
1 dl di vino rosso secco
olio extravergine di oliva
farina per la spianatoia
strutto per lo stampo


Preparazione: 25 minuti più il tempo di riposo + 20’ di cottura
  • Versate lo zucchero in una ciotola, unite il vino, 6 cucchiai di olio, mescolate bene e aggiungete la farina necessaria per ottenere un impasto consistente.
  • Trasferitelo sulla spianatoia, unite la farina rimasta e lavorate il tutto con le mani finché non diventerà molto liscio e omogeneo.
  • Formate con l’impasto una palla, riponetela in una ciotola, coprite con un canovaccio e lasciate riposare per 30 minuti.
  • Trascorso questo tempo, staccate dall’impasto delle palline grandi quanto un’albicocca e formate con esse sulla spianatoia infarinata dei cilindri lunghi circa 10 cm.
  • Richiudeteli ad anello in modo da creare delle ciambelline, che disporrete a mano a mano sulla placca unta con lo strutto.
  • Passate le ciambelline in forno caldo a 160 °C e cuocetele per circa 20 minuti, finché diventeranno dorate.

Vino consigliato: le ciambelline sono una preparazione che può non solo essere accompagnata dal vino, ma intinta nel vino stesso; stappate il Controguerra Moscato amabile o il Moscato di Noto.
moscato di noto
La tradizione vitivinicola dell’ area sud-orientale della Sicilia è ben viva nella memoria della gente del luogo, qui la coltivazione della vite è stata per lungo tempo l’attività agricola prevalente. Il territorio di Pachino ha svolto per parecchi anni il ruolo di centro di produzione di mosti e vini prevalentemente impiegati per il taglio di vini più blasonati, acquistati dal nord Italia e dalla Francia in grandi quantitativi. La Marabino si pone come obbiettivo di riqualificare una zona che oggi è centro di grande interesse e di valorizzazione sotto il profilo commerciale, grazie a caratteristiche pedoclimatiche tali da permettere di ottenere vini di grande pregio. La nostra attenzione è rivolta alla cura del territorio, per questo abbiamo scelto di usare esclusivamente prodotti naturali che seguono i principi dell’agricoltura biodinamica, per aiutare la vigna a trovare e mantenere l’equilibrio in sintonia con la natura e per far esprimere finalmente al vino la profondità del carattere della propria terra.
Il Moscato di Noto si produce nella Sicilia orientale, nei comuni di Noto, Rosolini, Pachino e Avola, in provincia di Siracusa. E’ ottenuto con le uve di Moscato bianco, localmente denominato Moscato giallo o Moscatella, e, in base al disciplinare, può essere naturale, spumante e liquoroso. Il riconoscimento della Doc risale al 1974 (GU n. 199/74) e il Moscato di Noto, insieme e quello di Siracusa e all’Eloro rosso, rientra nel Consorzio tutela vini del Siracusano. Dopo il picco produttivo del 1993, quando ha superato i 1.100 ettolitri, il Moscato di Noto ha registrato un drastico calo dei volumi. Nel 1999 in particolare si è tenuto sotto i 200 ettolitri.

 
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