Ingredienti: per 6 persone
Pastella:
farina g 150
panna montata g 150
latte g 150
burro g 90
farina di castagne g 30
zucchero g 20
2 uova
un tuorlo
un'arancia
una bustina di lievito in polvere per dolci
una bustina di vanillina
salePer servire:
ananas fresco
panna montata
mandorle a lamelle
burro
zucchero semolato e a velo
cannella in polvere
Preparazione: 30’
- Pastella: mescolate in una ciotola le due farine con lo zucchero, la vanillina e la buccia d'arancia grattugiata.
- Stemperate il tutto con il latte, unite il burro morbido, lavorato a crema, i tuorli , un terzo di bustina di lievito, la panna montata e gli albumi montati a neve con un pizzichino di sale.
- Cuocete la pastella a mestolini nell'apposito fornelletto elettrico per fare legaufrette a spicchi (petali), seguendo le istruzioni; ripetete l'operazione fino ad esaurimento della pastella.
- Servire: dividete i petali e ricomponete il fiore nel piatto con al centro una fetta di ananas caramellato con burro e zucchero semolato, completato da un ciuffo di panna, le mandorle e una spolveratina di cannella e zucchero a velo.
Quanto nutre una porzione: 421 calorie
Vino consigliato: Colli Orientali del Friuli Ramandolo, Moscato di Siracusa.
Questo vino è prodotto con uve di Moscato bianco sottoposte ad un leggero appassimento nel territorio comunale di Siracusa. Ha colore giallo oro vecchio con riflessi ambracei, odore delicato caratteristico e sapore dolce vellutato e gradevole. La gradazione minima è di 16,5% ed è un vino da dessert.
Il Moscato di Siracusa sarebbe identificabile con l'antico Pollio siracusano. Se così fosse, le sue origini risalirebbero al VIII-VII secolo a.C., e il Moscato di Siracusa potrebbe essere considerato il vino più antico d'Italia. Viene prodotto con uve di Moscato Bianco sottoposte a un leggero appassimento. E' un vino da dessert che si accompagna a piccola pasticceria e a crostate di frutta bianca. Va degustato in piccoli calici a una temperatura di 10-12 °C.
La città di Siracusa infatti è molto antica, nata come colonia greca, si sviluppò enormemente fino a divenire uno dei centri più grandi e splendidi dell'intera penisola.
Come in tutta la colonizzazione greca, la viticoltura ebbe da subito un'importanza fondamentale nell'economia del Mediterraneo, solcato all'epoca da numerose civiltà mercantili, dalla Fenicia alla Romana.
L'area era caratterizzata dalla presenza di numerosissimi corsi d'acqua e da una palude che da essi veniva alimentata. Il promontorio e la zona circostante sono di origine calcarea, con una parte pianeggiante molto piccola occupata dalla città, e il restante territorio di natura collinare, dove l'uomo ha costruito numerosi terrazzi, con forte presenza di argilla e calcare.
L'orogenesi della zona è arenacea, proveniente dall'emersione dei fondali marini.
Il clima è caldo e temperato, classico mediterraneo con gli inverni miti e le estati torride, ma ventilate dal mare. Le piogge si concentrano soprattutto nel periodo invernale.
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