Nelle sere d’inverno, quando la legna scoppiettava nella stufa della cucina e il calore del fuoco intorpidiva le membra pronte al riposo notturno, per noi bambini era piacevole sgranocchiare lentamente. accoccolati sul vecchio divano, i dolci frutti secchi dei castagni.
Le castagne venivano seccate adagiandole sui “grè” o nei seccatori in pietra esterni, per il loro utilizzo durante la stagione fredda.
Le castagne erano e sono tuttora un frutto dal delicato sapore adatto alle preparazioni culinarie sia salate che dolci. |
Un tempo anche le foglie e i ricci stessi venivano raccolti ed utilizzati, le prime come lettiere nelle stalle e i secondi per accendere il fuoco.
Oggi andare “per castagne” è diventato solo un momento di relax e non più un’esigenza.
Con le castagne e la loro farina sono state inventate molte ricette, alcune arrivate fino al noi addirittura dal I secolo d.C. dove venivano consigliate a coloro che praticavano lavori pesanti fisici o intellettuali, a convalescenti, ad anziani e a bambini per le loro proprietà nutritive e tonificanti.
Una ricetta per conservare le castagne sotto forma di confettura, da utilizzare magari a cucchiaiate accompagnate da panna montata, è quella che propongo in questo periodo di raccolta del frutto.
- 1 kg castagne
- 750 gr zucchero
- 1 bustina vaniglia
- 1 manciata sale grosso
- 2 litri acqua
- 1 bicchiere Cognac
- Bollire in acqua salata le castagne, scolarle, sbucciarle e privarle della pellicina.
- Bollire ½ litro d’acqua con lo zucchero, mescolando per farlo sciogliere, e proseguire la cottura fino a che lo sciroppo si sarà addensato.
- Quindi togliere dal fuoco e far intiepidire. Intanto passare le castagne al setaccio e aggiungere la vaniglia.
- Versare la pourea in pentola e, rimestando, aggiungere lo sciroppo.
- Rimettere sul fuoco e cuocere per circa un’ora a fiamma bassa.
- Una volta cotta la preparazione, lasciare intiepidire e unire il cognac. Invasare per la chiusura sterilizzata