Tra i Paesi ad economia di mercato la Germania ha un consumo di gelato pro capite di poco inferiore soltanto a quello dell’Italia. Un consumo che, per di più, è generalmente relegato alla stagione estiva, mentre i maggiori consumatori di gelato, sia nel periodo estivo che in quello invernale, sono i Paesi nord-americani (Canada compreso) e nord-europei, dove la stagione estiva è più breve e l’inverno più lungo e freddo. La soluzione a questo apparente paradosso sta nel fatto che nei Paesi anglosassoni il gelato è considerato un alimento allo stesso livello del latte, del burro, della marmellata e del riso.
Un recente studio italiano, che ha coinvolto diversi Centri di Ricerca (Istituto Nazionale della Nutrizione, Università di Modena e di Roma) ha preso in considerazione proprio le caratteristiche nutrizionali del gelato, arrivando a sostenere che “il gelato fa davvero bene”. Alla stessa conclusione è arrivato anche il Prof. Hademar Bankofer di Vienna che nel suo libro “Gesund und fit in dem Urlaub” parla dei benefici che si ricavano dal consumo di gelato: “Gesundheit aus der Tüte”.