La tradizione dei dolci di Natale è talmente varia in Italia che, da nord a sud, sono presenti una miriade di dolci tutti diversi e deliziosi: il torrone, il panettone, il croccante, il pandoro, gli struffoli sono solo alcuni dei dolci di Natale più conosciuti ed apprezzati.
Se anche tu sei alla ricerca del perfetto dolce di Natale per impreziosire ed allietare la tua tavola delle feste, sei nel posto giusto.
In questa sezione troverai tantissimi dolci di Natale, dai più tradizionali ai più fantasiosi, per stupire i tuoi ospiti durante le feste.
Molti di questi dolci di Natale possono diventare delle graditissime idee regalo a tema culinario per fare la felicità di golosi e buongustai.
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Ingredienti: per 4 persone
Panna cotta:
panna g 250
albume g 70
zucchero g 40
colla di pesce g 4
vaniglia
Spiedini:
36 fragole
zucchero
una bottiglia di spumante
Preparazione: 40’
- Panna cotta (da preparare anche il giorno prima): portate sul fuoco la panna con lo zucchero e un baccello di vaniglia.
- Spegnete al bollore e incorporatevi la colla di pesce già ammorbidita in acqua fredda e ben strizzata.
- Togliete la vaniglia; unite l'albume non montato, mescolate brevemente il composto con una frusta, poi distribuitelo negli stampini (da budino).
- Immergete questi ultimi in un bagnomaria caldo e così immersi passateli nel forno, a 150° per 25' circa.
- Sfornate, togliete gli stampini dal bagnomaria lasciateli raffreddare poi metteteli in frigorifero per alcune ore.
- Mentre la panna si raffredda, fate marinare 24 fragole con mezzo litro di spumante precedentemente bollito per un paio di minuti con g 50 di zucchero.
- Al momento di servire preparate con le fragole marinate 8 spiedini; accomodatene 2 per ciascun piatto insieme con la panna cotta sformata e guarnite con salsa di fragole ottenuta frullando quelle rimaste con 2 cucchiai di zucchero, quindi portate in tavola.
Quanto nutre una porzione: 248 calorie
Disciplinare del Loazzolo D.O.C.
Il vino "Loazzolo" deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti composti nell’ambito aziendale dal vitigno Moscato bianco al 100%.
La zona di produzione delle uve comprende il territorio amministrativo nel comune di Loazzolo in provincia di Asti.
La resa massima di uva ammessa per la produzione del vino Loazzolo non deve essere superiore a 50 q.li per ettaro a coltura specializzata. La resa massima dell’uva in vino non deve essere superiore al 55%.
Le uve devono assicurare un titolo alcolomentrico volumico minimo naturale non inferiore ai 13 gradi.
Le uve devono essere sottoposte a graduale appassimento ed eventuale infavatura da Botrytis nobile sulla pianta stessa o in locali idonei.
Il vino "Loazzolo" non può essere immesso al consumo se non dopo essere stato sottoposto a un periodo di affinamento e invecchiamento di almeno due anni a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di produzione delle uve.
Durante detto periodo, è prevista la permanenza del vino per almeno sei mesi in botti di legno di capacità non superiore ai litri 250.
Il vino "Loazzolo" all’atto dell’immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
colore: giallo dorato brillante;
odore: complesso, inteso con sentori di muschio e vaniglia, frutti canditi;
sapore: dolce, caratteristico con lieve aroma di Moscato;
titolo alcolometrico volumico minimo compl.: gradi 15,5 di cui almeno 11 svolti;
residuo zuccherino: minimo 50 grammi/litro;
acidità totale minima: 4,5 per mille;
estratto secco netto minimo: 22 per mille.
E’ consentita la qualificazione “vendemmia tardiva”, in considerazione che la raccolta delle uve per il Loazzolo ha luogo in epoca tardiva e scalare.
Sulle bottiglie contenenti il vino Loazzolo deve figurare l’indicazione dell’annata di produzione delle uve.
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