Questa denominazione di origine controllata nasce nel 1997 come Golfo del Tigullio e viene poi modificata, con Decreto Ministeriale del 2011, in Golfo del Tigullio-Portofino doc o semplicemente Portofino doc, con variazioni concernenti anche il disciplinare di produzione. Comprende diverse tipologie di vino: Bianco – anche Spumante frizzante e Passito –, Rosso – anche frizzante e novello –, Rosato – anche in versione frizzante –, Bianchetta Genovese – anche frizzante –, Vermentino – anch'esso disponibile nella tipologia frizzante –, Ciliegiolo – fermo, frizzante e novello –, Moscato – anche Passito – e Scimiscià.
Esiste anche la sottozona Costa dei Fieschi, dove si producono Bianco – anche Spumante e Passito –, Rosso, Rosato, Moscato e Moscato Passito. I vigneti sono coltivati lungo la fascia costiera e nel primo entroterra, a est di Genova fino al confine con la provincia di La Spezia, dove terreni ricchi di argilla e calcare e condizioni climatiche miti creano un ambiente pedoclimatico che favorisce la produzione di vini strutturati, caldi e morbidi.
Zona di produzione.
L'area geografica di riferimento per questa doc ricade interamente nella provincia di Genova e interessa per intero i comuni di Avegno, Bargagli, Bogliasco, Borzonasca, Camogli, Carasco, Casarza Ligure, Castiglione Cavarese, Chiavari, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Davagna, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Lumarzo, Mezzanego, Moneglia, Ne, Neirone, Orero, Pieve Ligure, Portofino, Rapallo, Recco, San Colombano Certenoli, Santa Margherita Ligure, Sestri Levante, Sori, Tribogna, Uscio e Zoagli e parzialmente il territorio comunale di Genova, Lorsica e Moconesi.
Vitigni e caratteristiche organolettiche.
Il Bianco si ottiene da Vermentino e Bianchetta Genovese, da soli o congiuntamente, per almeno il 60%, con la possibilità di aggiunta di altri vitigni a bacca bianca non aromatici. Il Rosso e il Rosato si ricavano per almeno il 60% da uve Ciliegiolo e Dolcetto, da soli o congiuntamente, con eventuale aggiunta di altri vitigni non aromatici di analogo colore. I vini con denominazione Bianchetta Genovese, Vermentino, Ciliegiolo e Scimiscià si ottengono dall'omonimo vitigno per almeno l'85%, con eventuale aggiunta di altri vitigni con frutto di identico colore. Il Moscato e il Moscato Passito, invece, devono essere vinificati in purezza da uve Moscato Bianco.
Il Bianco si presenta di un colore giallo paglierino, dorato nella tipologia Passito, con profumo delicato, intenso e persistente e gradazione alcolica minima del 10%, che sale all'11% nello Spumante e al 12% nel Passito. Il Rosso ha un colore rosso rubino, un odore fine e caratteristico, un sapore asciutto, di medio corpo, con vena tannica e un titolo alcolometrico minimo del 10,5%, che diventa 11% nella tipologia novello.
Il Rosato, che ha una gradazione alcolica minima del 10,5%, ha un profumo vinoso e delicato e un sapore secco, fresco e armonico. La Bianchetta Genovese è un vino dal colore giallo paglierino, con bouquet fine e delicato, sapore secco, sapido e carratteristico e titolo alcolometrico minimo pari al 10,5%. Il Vermentino ha un colore giallo paglierino con riflessi verdolini, un odore delicato e fruttato, un sapore secco, sapido e armonico e una gradazione minima pari al 10,5%.
Il Ciliegiolo ha un colore che varia dal rosso cerasuolo al rosso rubino, un profumo fruttato, intenso e persistente, un sapore sapido, armonico e di buon corpo e un titolo alcolometrico minimo dell'11%. Lo Scimiscià, di colore giallo paglierino con eventuali riflessi verdolini, ha un odore fine, delicato e persistente, un sapore secco, fresco e persistente e una gradazione minima del 12%. Il Moscato si presenta di colore giallo paglierino e ha un odore aromatico e caratteristico e un sapore dolce, sapido e vivace; la gradazione alcolica minima è del 10%. Il Moscato Passito, che ha una gradazione alcolica pari ad almeno il 15,5%, è un vino giallo dorato con bouquet intenso e complesso; in bocca è dolce, caldo, armonico e caratteristico.
Accostamenti a tavola.
Il Bianco si abbina perfettamente ai frisceu alle erbette, alla farinata, alle verdure ripiene, ai minestroni e alle frittate con erbette; da provare con piatti dagli accostamenti particolari come salame e fichi o stoccafisso con formaggio di Santo Stefano d'Aveto. La versione frizzante, così come il Vermentino frizzante e la Bianchetta Genovese frizzante, è perfetta con le acciughe al limone, l'insalata russa, l'insalata capricciosa e le uova ripiene. La Bianchetta ferma è l'ideale accompagnamento per primi piatti di pasta fresca, torte di bietole, di riso o di zucca, acciughe e frutti di mare e risotti agli ortaggi. Il Vermentino fermo si abbina bene alla torta pasqualina, a primi piatti tipici come i corzetti stampati con salsa di pinoli, le trenette e le trofie al pesto, i pansoti alla salsa di noci e a pesci come l'orata e il branzino, sia al forno sia lessi.
Tutti questi vini bianchi si servono in calici con stelo alto a una temperatura di 10° C. Il Rosso si accosta amabilmente a primi piatti con ragù di carne, ravioli col tocco, polente, pollame in umido, coniglio e ovini in casseruola, trippe, spezzatini di carni bianche e formaggi di media stagionatura; va servito in calici bordolesi a una temperatura intorno ai 16° C. Il Rosato, servito a una temperatura fra i 12° e il 13° C in calici svasati con stelo alto, accompagna antipasti di salumi, zuppe di pesce, minestrone alla genovese, pasta al pomodoro e melanzane alla parmigiana. Lo Scimiscià è un vino da umidi di mare e formaggi freschi, mentre il Ciliegiolo, che si serve come il Rosato, esalta piatti come lo stoccafisso accomodato, la lattuga ripiena in brodo e i ceci in zimino. Il Moscato è perfetto con latte dolce fritto, pandolce, pandoro, canestrelli e crostate; va servito in grandi coppe con stelo alto a 9° C. Il Passito, eccellente vino da conversazione da gustare in calici a tulipano a una temperatura intorno ai 7°-8° C, è l’ideale compagno per dolci sostanziosi e pasticceria secca.
Curiosità.
Fra gli spumanti doc del Golfo del Tigullio ce n’è uno, prodotto da Pierluigi Lugano, che vanta un primato mondiale: il Golfo del Tigullio Spumante doc metodo classico non dosato Abissi – Riserva Marina di Portofino è il primo spumante al mondo a essere prodotto col metodo della spumantizzazione subacquea. Le 6.500 bottiglie prodotte vengono suddivise in 12 gabbioni e immerse per più di un anno a una profondità di circa 60 metri, sul fondo della baia tra il faro di Portofino e la Cala dell’Oro. La temperatura costante – circa 15° C –, la carenza di luce e l’effetto culla provocato dalle correnti marine creano l’ambiente ideale per la maturazione del vino, dando vita a uno spumante davvero unico.
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