Ingredienti: per 12 persone
Per la base:
confettura di pesche g 300
farina bianca g 170
zucchero semolato g 150
burro g 80
liquore Amaretto g 50
Cointreau g 50
2 uova più 2 tuorli
sale
burro e farina per lo stampo
Per la pasta di mandorle:
mandorle pelate g 350
zucchero a velo g 270
2 albumi
confettura di albicocche
zucchero semolato
- Per la base:
- Con lo sbattitore elettrico, montate le uova, i tuorli con lo zucchero e un pizzichino di sale, in un recipiente immerso in un bagnomaria tiepido, tenendo il tutto su fuoco moderatissimo, fino a quando il composto sarà soffice e gonfio.
- Allora toglietelo dal bagnomaria e incorporatevi, poco per volta, la farina setacciata e il burro fuso e freddo.
- Versate l'impasto in uno stampo rotondo a cerniera mobile di cm 24 di diametro, imburrato e infarinato e infornate a 180° per 40' circa.
- Per la pasta di mandorle:
- Passate lungamente al mixer g 350 di mandorle con 2 cucchiaiate di zucchero semolato, quindi amalgamate il ricavato con lo zucchero a velo, gli albumi non montati e una cucchiaiata di confettura di albicocche prima intiepidita e passata al setaccio, per ottenere una pasta morbida.
- Raccoglietela in una tasca per farcire con bocchetta piatta spizzata.
- Preparate della bagna con il liquore mescolato con il Cointreau e g 150 d'acqua. Intiepidite la confettura di pesche e passatela al setaccio.
- Ora montate la torta: tagliatela orizzontalmente a metà, inzuppate i due dischi con la bagna, spalmateli con parte della confettura di pesche, quindi ricomponete il dolce e pennellatelo esternamente con la confettura di pesche rimasta.
- Mettete la torta su una placca coperta con carta da forno e, usando la tasca, rivestitela con uno strato di pasta di mandorle, con strisce della medesima incrociate a gratella e con ghirigori lungo i fianchi.
- Tenete la torta in luogo asciutto e aerato per 60', poi infornatela a 190° per 15' per far asciugare il rivestimento
Quanto nutre una porzione: 591 calorie.
Vino consigliato: Breganze Torcolato
Il vino bianco Breganze Torcolato prodotto principalmente in Veneto è un vino Torcolato Di Breganze Bianco Dolce, la cui coltivazione e preparazione abbonda principalmente nei comuni di Breganze, Fara, Mason, E Marostica, Bassano, Sandrigo, dove con il passare degli anni la storia del vino Breganze Torcolato Di Breganze Doc ha assunto le caratteristiche di un prodotto di qualità indiscutibile.
Tanti sono, difatti, i produttori di qualità presenti in questa regione, alcuni dei quali di distinguono per per il sapore unico ed inconfondibile dei propri vini e per l'elevato livello qualitativo della loro coltivazione. Anche il vino Breganze Torcolato Di Breganze Doc si caratterizza per i medesimi aspetti che contraddistinguono tutti i vini bianchi che, a differenza dei vini rossi, sono distinti da una vinificazione che non prevede il contatto tra vinacce e mosto in trasformazione.
Il Torcolato, vino bevuto dall'antichità sia dalle famiglie ricche che da quelle più umili, al quale sono stati attribuiti molti riconoscimenti ad iniziare dal 1909 quando, presentato da Arnaldo Carli all'Esposizione di Lonigo, vince la medaglia d'oro. Nel 1980 varca il confine nazionale raggiungendo l'America, nel 1983 conquista un articolo sulla rivista "Gourmet", e nel '93 è presente anche sul "The New York Times".
Gli abbinamenti.
Il Torcolato si gradisce con pasticceria secca, dolci di credenza come biscotti o dolci con mandorle. Ma è nell’abbinamento con il salato che regala le soddisfazioni più grandi: con formaggi stagionati ed erborinati, con piatti a base di fegato e fois gras. I più curiosi lo possono provare anche con crostacei dolci e aragoste.
Il torcolato si presenta con un giallo dorato caldo dai riflessi ambrati. All'olfatto è fine e complesso con intensi profumi di frutta matura, esotica, albicocca secca e confettura, si possono riconoscere sentori di miele di acacia e leggera vaniglia.
Il gusto è dolce ma non stucchevole, la buona acidità mitiga la dolcezza e i tannini ceduti dal legno si fondono perfettamente con l'alcol che può variare tra gli 11 e i 13°. Presenta una lieve nota amarognola nel finale, ma del tutto piacevole.
Un vino come si suol dire "da meditazione", che accompagna molto bene la pasticceria secca ma anche tartine al patè de foie gras e formaggi erborinati, stagionati e saporiti.
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