- Ingredienti:
336 g di farina
280 g di burro
3 uova
panna
1 limone
140 g di mandorle
zucchero
vaniglia
sale
L’aspetto curioso di certi dolci – biscotti e torte ingolfanti su tutti – è che, pur avendo in linea di massima gli stessi ingredienti e quantitativi simili, il risultato è sempre diverso.
Le Offelle di oggi sono particolarmente friabili e profumati.
Preparazione: 65’
- Mettere sulla spianatoia la farina e il burro, ridurla con le mani in tante briciole finissime facendo scomparire il burro nella farina, mettere un po' di sale, sbattere a parte 2 tuorli d'uovo con un po' di panna e il succo di un limone, incorporare la farina e formare una bella pasta liscia, che poi lascerete riposare per 20 minuti.
- Tirare quindi una sfoglia non molto sottile ma regolare, piegarla in due parti e piegarla ancora due volte nel senso opposto e lasciarla riposare altri 45 minuti.
- Per il ripieno mondare intanto delle mandorle, mescolarle con un tuorlo d'uovo e con zucchero a piacere, dopo averle minutamente macinate o pestate con poco albume nel mortaio.
- Aggiungere un po' di vaniglia. Stendere la pasta per l'ultima volta di pochi millimetri di altezza, tagliarla in forma di quadrati con un coltello caldo, mettere nel mezzo di ciascuno di questi un cucchiaio di ripieno, ripiegare i 4 angoli verso l'interno, dorare le offelle con l'uovo sbattuto e cuocerle nel forno ben caldo.
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L’aspetto curioso di certi dolci – biscotti e torte ingolfanti su tutti – è che, pur avendo in linea di massima gli stessi ingredienti e quantitativi simili, il risultato è sempre diverso.
RispondiEliminaLe Offelle di oggi sono dei biscotti tipici della Lomellina, particolarmente friabili e profumati e protetti da brevetto dal 1971. Oltre all’azienda più nota che le produce, esiste solo un’altra manciata di produttori concessionari abilitati alla produzione dei biscotti.
I dolci in questione furono inventati dalle sorelle Pasqualina e Linin (Linin…?!) Colli alla fine del 1800, riuscendo a tirar fuori da un impasto molto semplice, un prodotto delizioso e considerato, all’epoca, molto prezioso (in realtà anche oggi; non sono esattamente a buon mercato). Per questo tali biscotti erano venduti a numero, come i pasticcini. Il prodotto venne poi commercializzato su larga scala nel 1969.