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maggio 24, 2013

Dolce crema alla catalana in assoluto il dolce spagnolo più diffuso oltreconfine.

dolce crema alla catalana
La crema catalana, come già svela il nome, è un dolce tipico della Catalogna consistente in una soffice crema a base di latte, uova e zucchero, ricoperta da un sottile strato di zucchero caramellato che crea un velo croccante da spaccare col cucchiaino.
È una delle preparazioni al cucchiaio più famose, e forse in assoluto il dolce spagnolo più diffuso oltreconfine: (intuitivamente, originaria della Catalogna) si è ormai conquistata il diritto di occupare uno dei posti d’onore tra i piatti nazionali, insieme a tapas e paella.

Ricetta per persone n.
6
 

Ingredienti:
1 litro di latte
8 rossi d’uovo
3 cucchiai rasi di maizena
150 g. di zucchero bianco
un limone
1 bastoncino di cannella

      Preparazione: 50’
        1. Pulite bene il limone e togliete la buccia stando attenti a non utilizzare anche la parte bianca che è amara.
        2. Versate il latte in una casseruola tenendone da parte un mezzo bicchiere, aggiungete il limone e la cannella, portate a ebollizione e spegnete subito il fuoco.
        3. Coprite la casseruola e lasciate riposare per una decina di minuti.
        4. Intanto in una ciotola sbattete le uova con lo zucchero e amalgamate tutto con m molta attenzione: il composto dovrà essere biancastro e lievemente spumeggiante.
        5. Se avete un buon mixer potete usarlo e risparmiare fatica.
        6. Passati 10 minuti togliete dal latte il limone e la cannella e versatelo lentamente sulle uova e lo zucchero, sbattendo con una frusta.
        7. A questo punto aggiungete la maizena sciolta nel mezzo bicchiere di latte messo da parte e rimettete la casseruola sul fuoco basso senza smettere di mescolare in modo che la crema cominci ad avere una certa consistenza.
        8. Quando sta per bollire spegnete il fuoco.
        9. Versate la crema in ciotole di coccio che possano andare in forno, fatela completamente raffreddare e mettetela in frigorifero per almeno 2 ore.Al momento di servirla accendete il grill del forno.
        10. Spolverizzatela di zucchero rosso e mettete le ciotole piuttosto vicine alla fonte di calore perché lo zucchero deve caramellare.
        11. Questa operazione dovrà essere fatta velocemente perché il segreto è il contrasto tra il caldo esterno e il freddo interno.
      Quanto nutre una porzione: 435 calorie.
      Vino consigliato: Friuli Isonzo Moscato rosa spumante
      friuli-venezia-giuliavini
      Tra i vini rosati il Friuli Isonzo Moscato Rosa Spumante Doc è certamente tra i più conosciuti tra gli appassionati e non di questa tipologia di vini. Il Friuli Isonzo Moscato Rosa Spumante Doc DOC viene generato maggiormente in Friuli Venezia Giulia e esattamente nei comuni di Romans, Gradisca, Villese, S.Pier, Turriaco, Medea, Moraro, Cormons, Capriva, S,Lorenzo, Monfalcone, Mossa Sagrado, Ronchi, S,Casciano, Staranzano. Ad ogni modo come per ogni vino è richiesto di specificare la zona Doc di produzione ovvero Friuli Isonzo.
      Il Friuli Isonzo Moscato Rosa Spumante Doc viene generato attraverso un vitigno principale il Moscato Rosa ed qualcuno secondario e presenta numerose singolarità affini agli altri vini rosati. E' basilare dire che rispetto alle altre tipologie di vini quelli rosati sono sicuramente "meno capiti" ma non per questo motivo la loro produzione deve essere considerata minore o di bassa qualità. In linea generica possiamo dire che la "cattiva reputazione" dei vini rosati parte dalla bassa informazione e da pregiudizi il che è un vero peccato considerando che in realtà sono molto piacevoli, freschi e profumati. I luoghi comuni e la scarsa informazione fanno pensare che il vino rosato sia frutto della miscela tra vino bianco e rosso ma quello che pochi sanno è che questa pratica è illegale in Italia e quindi è assolutamente impossibile produrre un vino in questa modalità. Il colore rosato di questi vini viene da tecniche specifiche tra cui quella di pigiare l'uva rossa e di slegare il mosto dalle bucce subito dopo questo processo, ma la tecnica più usata invece è quella di pestare delle bucce sul mosto per un breve periodo di tempo, in modo da ottenere vini dai colori rosati di diverse intensità. In base alla durata della macerazione e delle uve utilizzate, il colore del vino rosato può presentare diverse sfumature, dal rosa pallido a toni molto più intensi, simili al rosso. I vini rosati presentano pochi di tanniti il che li rende non solo leggeri e freschi da sorseggiare ma consente di servirli alla precisa temperatura dei vini bianchi.
      moscatorosa09

       
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