La Marchesa fu sobria per carattere ma raffinata per educazione. Si favoleggiò a lungo dei suoi banchetti e della loro squisita regalità. Questo piatto, forse d’origine orientale, si trova descritto proprio a partire dall’epoca di Matilde: oggi potremmo considerarlo come piatto unico, secondo e, nella versione priva di carne, anche come dessert.
- Ingredienti: per 8 persone
300 g di mandorle
brodo di cappone q.b.
2 petti di gallina o di cappone
60 g di farina di riso
un litro di latte
5 dl di latte di mandorle
acqua di rose
zucchero q.b.
burro q.b.
chiodi di garofano q.b.
Preparazione: 30’ + 30’ di cottura
- Pelare le mandorle e pestarle nel mortaio con l’aiuto di un poco di brodo, quindi passarle al setaccio.
- Tagliare a pezzettini il petto di gallina precedentemente lessato e farlo dorare in poco burro.
- Porre al fuoco una pentola antiaderente e versarvi il latte ed il latte di mandorle.
- Quando bolle unire la farina di riso facendo attenzione a che non si formino grumi, il pollo ed un pizzico di zucchero.
- Quando il composto si sarà addensato versarlo in coppette individuali, guarnire con mandorle tostate o con qualche chiodo di garofano.
- Insaporire con acqua di rose.
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