L'importanza che il frutto ha da sempre rivestito nella coltivazione del castagno è testimoniata da tutta una serie di documenti che ne segnano il cammino via via nel tempo e fanno capire come essa influenzò la cultura e la politica dei luoghi. Del resto la vita delle persone è stata strettamente legata ad essa, in quanto la castagna ha rappresentato per lungo tempo una delle fonti principali per l'alimentazione e non a caso è stata soprannominata “il cereale che cresce sull'albero”, perché molto simile al riso ed al frumento dal punto di vista nutrizionale. Ciò ha fatto sì che si potessero trovare diversi modi di propagazione della pianta, cercando di affinarne le qualità, aumentarne le varietà e conseguentemente migliorarne il frutto che poteva essere utilizzato fresco, secco o macinato ai molini.
Molte sono le varietà dei castagni e di conseguenza anche delle castagne. Tali varietà dipendono innanzi tutto dall'altezza e dai luoghi in cui si coltivano, così che il paesaggio delle selve si configura con caratteristiche che variano da luogo a luogo.
L'Inchiesta Agraria di Jacini ricorda molte varietà di castagni domestici, diversi fra loro sia per la grossezza del frutto sia per la qualità della farina ottenuta, che può essere più o meno dolce e conservabile, a seconda della resistenza della pianta alle temperature.
Fenaroli elenca i seguenti tipi di castagne: Carpinese, Ciria, Lojola, Montan, Neiranda, Marrone, Pastinese, Brandigliana, Alotta, Lizzanese, Agostana, Rossera, Bellina, Biancola, Invernizza, Raggiolana, Valcamonica, Verdesa, Frombola, Pistolese, Torcione.
La gente comune, talvolta, ha attribuito alle castagne dei nomi che cambiano da zona a zona (ad es. le Ponticose sembra siano chiamate così dal paese di Pontecosi, in provincia di Lucca); alcuni, però, sono ricorrenti, come il Marrone (di buona qualità e grossezza).
250 g di polpa di castagne
250 g di latte
100 g di panna da montare,
1 uovo
2 cucchiai di miele
2 cucchiai di rum
un pizzico di sale
Preparazione: 1 h e 45’ + 20’ di freezer.
- Per ricavarne la polpa, togliete alle castagne la scorza esterna, pesatele e quindi scottatele in acqua bollente per alcuni minuti, per togliere la pellicina con maggiore facilità.
- Se invece usate le castagne secche, lasciatele in ammollo in acqua fredda per una notte intera in modo da ammorbidirle, quindi scolatele.
- Versate il latte e la panna in una casseruola, portate a ebollizione, aggiungete le castagne, salate leggermente e lasciate cuocere lentamente per un'ora circa.
- Quando le castagne sono ben cotte, riducetele in crema usando uno schiacciapatate o un passaverdura, aggiungendo eventualmente del latte per dare la giusta consistenza.
- A questo punto unite anche il miele e il rum e mescolate energicamente, o frullate per pochi istanti per omogeneizzare il tutto.
- Quando il composto è ben raffreddato, versate nella gelatiera e fatela funzionare per 20 minuti circa.
- Se invece vorrete affidarvi al freezer, versate il tutto nella vaschetta da ghiaccio precedentemente raffreddata e procedete secondo il metodo illustrato qui.
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