Il suo nome deriva dal proprietario della pasticceria piú famosa d’Ungheria che si trova nel cuore di Budapest.Fondata nel 1858 é una delle piú eleganti ed antiche di tutta l’Europa. Visitando Budapest é un obbligo di vederla.
Secondo la ricetta originale il Gerbaud viene fatto fra l’altro con lievito di birra e (purtroppo) tante uova. Stavolta peró vi faccio vedere un’alternativa molto piú facile che anche cosí veganizzata si assomiglia molto a quella originale.
- Ingredienti:
400 g di farina integrale di farro
200 g di margarina vegetale
2 cucchiai di zucchero di canna
1 bustina di cremor tartaro
cc. 150-180 ml d’acqua, oppure di latte vegetale (da me latte di riso)
Per il ripieno:
300 g di noci macinati
4-5 cucchiai di zucchero di canna
300 g di marmellata di albicocche
1 cucchiaino di cannella in polvere
Per la glassa di carruba:
150 g di margarina vegetale
100 g di zucchero di canna
50 g di polvere di carruba (a chi non piace la carruba puó sostituirla con cacao, ma allora prendere un po’ di piú dello zucchero)
Preparazione:
- Preparare la pasta mescolando gli ingredienti.
- Impastare aggiungendo latte di riso oppure d’acqua quanto basta per ottenere una consistenza morbida che si stende facilmente.
- Suddividere l’impasto in tre parti e tirare ciascuna di 2-3 mm di spessore.
- Mettere il primo strato in una teglia unta (p.es. di grasso di palma). Spalmarlo con la marmellata, poi con i noci mischiati con la cannella e lo zucchero.
- Mettere sopra il secondo strato e ripetere tutto il procedimento (marmellata, poi i noci).
- Coprire con il terzo strato.
- Infornare per 25-30 min a 180° fino a quando non si scuriscono.
- Per la glassa far sciogliere la margarina in una pentolina a fuoco basso, aggiungendo lo zucchero e la polvere di carruba, ottenendo una crema omogenea senza grumi.
- Spennellare il dolce raffreddato con la glassa.
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