Se i messicani vanno pazzi per il sapore piccante, è anche vero che sanno compensare bene con la dolcezza.
La pasticceria è una parte importante dell’imponente ricettario nazionale, e spazia tra preparazioni a base di frutta e capolavori alle creme, biscotti aromatizzati alla cannella e banane dolci, torte e creazioni al cocco.
La cocada, ad esempio, è un dolce che deve il suo nome proprio al cocco, che si usa fresco e grattugiato finemente: cotto con latte e zucchero, amalgamato ai tuorli d’uovo e gratinato con le mandorle, dà vita a un dolce particolare, delicato e irresistibile per chi ama questo frutto.
Se si preferisce andare sul classico, la torta messicana prevede gli ingredienti tradizionali delle torte “nostrane”, burro, farina, uova, zucchero; alla pasta che si ottiene si aggiungono come farcitura crema al cioccolato e marmellata, e la ghiaccia prevede il caratteristico disegno a spirale.
Un ottimo dolce alla frutta invece si prepara con una banana, un’arancia (rossa), mandorle macinate, zucchero, latte e uova.
La banana tagliata a dadini va lasciata macerare nel succo d’arancia; quindi vanno aggiunti quattro uova sbattute con un etto di zucchero, 50 cl di latte caldo e le mandorle.
Il composto deve cuocere in forno a bagnomaria per meno di un’ora; dopo averlo fatto raffreddare si guarnisce con caramello.
Un ingrediente molto amato nei dolci è la cannella, che può accompagnare torte, budini e biscotti; le frittelle alla cannella si preparano facendo sciogliere su fiamma dolce 70 grammi di burro in una tazza d’acqua.
Dopo aver tolto dal fuoco, si aggiungono una tazza di farina e un cucchiaino di lievito, si amalgama e si rimette sul fuoco, finché il composto non diventa così denso da staccarsi dalla pentola.
A questo punto si travasa in una ciotola e si aggiungono un po’ per volta quattro uova sbattute. Quando l’impasto sarà cremoso e lucido, si versa a cucchiaiate nell’olio bollente, e le frittelle sono pronte.
La guarnizione con lo sciroppo di cannella si ottiene mischiando in un pentolino mezza tazza di zucchero di canna, una tazza d’acqua, due cucchiai di succo d’arancia e un cucchiaino di cannella, portando a ebollizione, abbassando la fiamma e continuando a cuocere finché il liquido non si riduce di tre quarti.
Si diceva all’inizio che i messicani amano così tanto il sapore piccante da aggiungerlo anche alle bevande. È un fatto che la cioccolata, per cui impazzivano già gli aztechi, veniva preparata aggiungendo alla bevanda chili in polvere.
Oggi i messicani tendono a contaminare meno i sapori. Amanti della frutta e dello yogurt, consumano in grandi quantità yogurt da bere, frullati, le aguas frescas o aguas de fruta, l’agua de horciata, fatta col riso.
Molto diffusa la cioccolata (senza chili, ma con vaniglia o cannella), e molto amato il caffè, anch’esso nella variante con cannella, il caffè de olla.
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nella home page si legge malissimo la ricetta! peccato!!!!
RispondiEliminabuona domenica
anna maria