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Ingredienti: per 4 persone.
300 g di pan di spezie
8 mezze pesche sciroppate
2,5 dl di latte
80 g di zucchero
cacao amaro
Preparazione: 30’
- Prepara la salsa.
- Versa il latte nel pentolino, unisci lo zucchero e portalo a ebollizione a fiamma bassa, mescolando con un cucchiaio di legno.
- Togli il pentolino dal fuoco appena il latte comincia a bollire e versa il cacao a pioggia sul latte, setacciandolo attraverso il colino.
- Mescola la salsa con la frusta, filtrala e lasciala raffreddare, mescolando di tanto in tanto.
- Taglia le pesche a fettine e il pan di spezie a fette di circa 1 -2 cm di spessore.
- Tosta il dolce.
- Disponi le fette di spezie su una placca foderata con un foglio di carta da forno e dorale da entrambi i lati sotto il grill, per circa 4-5 minuti.
- Se preferisci, puoi anche tostarle nel tostapane per circa 2-3 minuti.
- Componi e servi.
- Disponi 1 fetta di pan di spezie in ogni piatto e sistemaci sopra alcune fettine di pesche sciroppate.
- Prosegui con un'altra fettina di pane e con altre fettine di pesche sciroppate.
- Prosegui, fino a esaurire gli ingredienti, completando i piatti.
- Versa sul dolce qualche cucchiaiata di salsa al cacao, spolverizza, a piacere, cacao amaro setacciato con il colino e servi il pan di spezie.
- Accompagnalo, se vuoi, con altra salsa al cacao, in una ciotolina.
La sua lontana origine potrebbe essere indiana o persiana. Gli antichi Greci ne erano golosi: sappiamo che lo chiamavano “melitales”, ma è impossibile stabile quali spezie entrassero in questo impasto di cereali dolcificato con il miele.
Secondo la leggenda, il pan di spezie si diffuse nell’Europa occidentale nel X sec. ad opera di san Gregorio, vescovo d’Armenia rifugiatosi in Francia, che era solito offrirlo a tutti coloro che gli facevano visita.
Il pan di spezie si impose rapidamente nell’Europa del Medioevo. L’impasto era elaborato con farina di segale, miele, anice, coriandolo, cannella, zenzero (gli inglesi lo chiamano ancora ginger bread, pane allo zenzero), e altre spezie a seconda di gusti e disponibilità.
Si diffuse l’uso di dare ai pani le forme più disparate, spesso oscene, come falli per guarire l’impotenza, seni per garantire il latte alle puerpere. I venditori di pan di spezie erano presenti in tutte le fiere e i mercati.
Alcuni ordini religiosi elaboravano la propria ricetta speciale, dando ai pani la forma di monache o fraticelli.
L’antica tradizione del pan di spezie è ancora oggi viva nell’Europa del Nord e nell’Europa centrale.
Nelle fiere di paese di queste aree e facile trovare pan di spezie a forma di cuore o maialino.
Tutt’oggi in Ungheria si fanno cuori di pan speziati con un piccolo specchio al centro: ogni innamorato ne regala uno alla sua bella perché possa vedere riflesso il volto di colei che regna nel suo cuore.
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